Forlì, a Cividale attenzione a Dell’Agnello: "Voi forti, ma in casa vogliamo vincerle tutte"
Il figlio dell’ex coach biancorosso è uno dei punti di forza della formazione che l’Unieuro affronterà domenica nell’esordio in campionato
Fino a quattro o cinque anni fa per tutti era ‘solo’ "il figlio di Sandro". Poi è diventato Dell’Agnello, all’anagrafe Giacomo, per tutti ‘Jack’, eccellente giocatore di A2, gradino a cui è arrivato dopo essere partito quasi da zero dal florido vivaio del basket livornese e grazie a una costanza, a una mentalità e a una voglia di crescere rare.
Il padre di Giacomo è chiaramente Sandro Dell’Agnello, ex grande giocatore del basket italiano anni ‘80-‘90 e oggi ottimo allenatore, attualmente a Rimini ed ex Forlì. ‘Jack’, classe 1994, ala di 1.98, è il minore dei due figli del tecnico e adesso è uno dei punti di forza della Gesteco Cividale, la squadra che domenica in Friuli attenderà l’Unieuro nella prima giornata di A2. Le due formazioni si sono affrontate sabato 7 nella finale del Memorial Bortoluzzi a Lignano e a vincere fu Forlì 91-79, ma il campionato è un’altra storia. Come conferma Dell’Agnello junior: "Contro Forlì abbiamo giocato decisamente la peggiore partita del nostro precampionato, infondo positivo perché abbiamo battuto Pesaro, abbiamo perso di poco contro Venezia e contro Verona dopo due tempi supplementari. Domenica sarà tutta un’altra storia. Ci sentiamo forti, ma sempre con grande umiltà e rispetto degli avversari".
Nella stagione 2020/21 Giacomo giocava in B nei Tigers Cesena ed aveva non pochi difetti; oggi è all’inizio del terzo anno da giocatore importante e molto migliorato a Cividale. "Ho la passione per la pallacanestro, voglio stare in palestra. Penso al basket dalla mattina alla sera e in estate mi alleno quasi tutti i giorni con mio padre, che è molto severo". Il suo ruolo non è definibile. "Posso giocare da 5, ma anche da 4 e pure da 3. Non sono un atleta, ma sono molto rapido di piedi, non sono grosso ma sono duro e faccio tutto quello che serve per aiutare la squadra. E a Cividale con coach Pillastrini mi trovo benissimo".
Un allenatore fra i pochi che nei giovani crede per davvero e che li fa giocare. "Premetto che Cividale è una realtà bellissima, un tutt’uno fra società, giocatori e tifosi. Pilla è il nostro maestro d’orchestra, ci ha preso in serie B e ci ha fatto crescere. Quando siamo stati promossi ha tenuto tutti e ci ha fatto giocare. Mi ha messo in quintetto fin dal precampionato: sono scariche di entusiasmo e fiducia che per un giovane sono stupende". Ora bisognerà vedere che squadra sarà la Gesteco all’impatto col nuovo campionato. "Siamo una buona squadra. Abbiamo tenuto il nucleo dell’anno passato, un gruppo unito, e sono convinto che daremo filo da torcere a chiunque".
Sa bene anche lui che il campionato sarà molto impegnativo. "Difficilissimo. Anche lungo e faticoso, però bello ed entusiasmate con tante squadre forti, fra cui Forlì. L’Unieuro ha dieci giocatori di alto livello, una panchina formidabile che potrebbe essere il quintetto di una buona squadra di A2. E poi è esperta e ha un ottimo allenatore. Insomma, sarà una partita difficilissima per noi, ma in casa vogliamo battere tutti". Non sa ancora chi dovrà marcare. "Ancora non lo so, ma fra Gaspardo, Pascolo, Del Chiaro o Magro avrò comunque un brutto cliente e il mio bel daffare".
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