Forlì, a raffica la partenza nei playoff. L’attacco è esplosivo anche senza Allen

Nei quarti con Vigevano ben 83,3 punti di media a partita: meglio hanno fatto solo Verona e Udine, ma giocando un overtime

di SIMONE CASADEI -
15 maggio 2024
Forlì, a raffica la partenza nei playoff. L’attacco è esplosivo anche senza Allen

Forlì, a raffica la partenza nei playoff. L’attacco è esplosivo anche senza Allen

Qualificazione in semifinale contro Trieste e un attacco che si è mostrato particolarmente preciso. Al netto della battuta d’arresto accusata in gara3, naturalmente, la Pallacanestro 2.015 può ritenersi più che soddisfatta del vittorioso esordio in post-season contro Vigevano. Perché se la difesa, nell’arco dei quattro impegni sostenuti contro i lombardi, ha spesso e volentieri fatto valere la ‘solita’ consistenza, sotto la lente d’ingrandimento vi era inevitabilmente la manovra offensiva biancorossa, considerando la pesante assenza di Kadeem Allen. E tutta l’Unieuro ha risposto presente, dimostrando di potersi tirare fuori dalle secche con brillantezza.

Fatta eccezione per il terzo appuntamento (soli 67 punti segnati nel ko poi risultato indolore), Forlì si è sempre stabilmente assestata sopra gli 80 punti segnati nella singola partita. La serie è partita con gli 87 messi a referto in gara1 all’Unieuro Arena, con Cinciarini e compagni in totale gestione delle risorse nell’ultima frazione per intero. Il bottino, dunque, poteva facilmente anche essere maggiore. Quarantotto ore più tardi, quindi, la replica segnando 84 punti in gara2, mettendo infine la ciliegina sulla torta con i 95 mandati a bersaglio domenica scorsa in gara4. La squadra di Martino ha saputo fare di meglio solo nel doppio confronto contro Nardò: 99 punti nel girone di andata e 114 nel ritorno con due overtime.

In tutto, nelle sfide del quarto di finale, fanno ben 83,3 punti di media a partita. Certo, l’intervallo di riferimento era ben più ampio, ma i forlivesi hanno chiuso la fase a orologio a 78,2 punti a partita e la prima fase a quota 79,8. In attesa di avere conferme già tra pochi giorni, anche contro avversari sulla carta più attrezzati della Elachem, l’Unieuro se l’è cavata quindi egregiamente. Riuscendo a fare quadrato come più volte le è capitato nel corso delle ultime due stagioni. Al punto che, sui 40’ di gioco, nessuna squadra in questi playoff ha saputo fare meglio di lei. Verona ne ha messi a segno 88 ad allacciata e Udine 87,7, ma entrambe hanno disputato un overtime. La più vicina ai biancorossi è stata Trapani (82,5), mentre Trieste, prossima avversaria, ha liquidato Torino con 81,3 punti a partita. Cantù si è addirittura fermata soltanto a 78,8.

Le vittorie, peraltro, sono arrivate sempre grazie a protagonisti differenti. Portando puntualmente almeno quattro uomini in doppia cifra. Senza dubbio Forlì non può fare a meno di Federico Zampini – e lo si è visto in gara3 –, che sta viaggiando a 12,3 punti in 22,5’ di media. Nel girone Rosso, a parità di utilizzo, ne segnava 8,8, segno che le maggiori responsabilità di certo non lo destabilizzano. Sotto canestro, poi, Xavier Johnson (16 punti e 8,5 rimbalzi) è fondamentale, così come Daniele Magro (8 punti e 5,8 carambole in 16,5’) sta fornendo dinamiche di gioco inesplorate prima del suo arrivo.

Ora, poi, anche Fabio Valentini sta finalmente salendo di tono. I 21 punti segnati in occasione di gara4 a Vigevano rappresentano il suo high stagionale, superando il picco precedente, di poco meno di un mese fa, a Latina, quando ne segnò 17. Le due prestazioni hanno un dettaglio in comune: le percentuali tenute dalla lunga distanza. In un campionato non sempre ispiratissimo dall’arco, Fabio in terra pontina chiuse col 56% di realizzazione (5/9). Domenica a Vigevano addirittura col 67%, frutto di un 6/9. Un feeling ritrovato con la specialità della casa, che ha ispirato l’ottimo 43% complessivo forlivese. Un’arma in più a disposizione con cui dare l’assalto a Trieste.

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