Forlì, addio a Zampini. Il play rescinde e sale in A

Il presidente Nicosanti conferma in tv la significativa perdita, ma rilancia: "Riproveremo ad allestire una squadra molto competitiva". Budget aumentato.

di STEFANO BENZONI -
6 giugno 2024
Forlì, addio a Zampini. Il play rescinde e sale in A

Forlì, addio a Zampini. Il play rescinde e sale in A

Forlì perde Federico Zampini, ma il presidente Giancarlo Nicosanti rilancia: "Ci riproveremo ad allestire anche quest’anno una squadra assolutamente competitiva". Le parole del primo dirigente di Pallacanestro 2.015 non sono campate in aria e sono tranquillizzanti sulla volontà della dirigenza di costruire una formazione di alto livello, ma intanto la partenza di Zampini non aiuta certo a guardare al futuro con ottimismo.

Nonostante molti gli avessero consigliato di giocare un’altra stagione da playmaker protagonista a Forlì, per confermare quanto di eccellente fatto in questa stagione e poi fra un anno puntare in un modo o nell’altro a giocare nella massima serie, il giocatore consigliato dal suo procuratore ha preferito esercitare la clausola presente nel suo contratto che gli permetteva di lasciare il team biancorosso per accasarsi in A1, dove pare che la lotta per accaparrarsi le sue prestazioni sia al momento fra Cremona e Treviso.

Anche se manca ancora l’ufficialità dell’addio, Nicosanti intervistato da Teleromagna l’ha confermato: "L’agente del giocatore ci ha detto che voleva utilizzare l’uscita che aveva per andare in A1. A Zampini facciamo l’in bocca al lupo e lo ringraziamo per quello che ha fatto, anche se a questo punto dovremo muoverci alla ricerca di un altro playmaker". Zampini, arrivato all’Unieuro reduce dall’ultimo grave infortunio della sua giovane carriera, la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro che aveva ovviamente comportato l’intervento chirurgico, è stato il grande protagonista dell’annata biancorossa culminata con il primo posto nella stagione regolare e la conquista della Coppa Italia, al termine della quale lo stesso Zampini è stato nominato miglior giocatore della manifestazione.

Nato a Perugia il 27 giugno del 1999, il numero 9 ha chiuso con cifre significative: 9 punti, 4 rimbalzi e 2,3 assist in 22’ di media in stagione regolare (con il 49% da due, il 32% da tre e il 68% dalla lunetta); cifre elevatesi a 12,2 punti, 3,6 assist e 3,5 rimbalzi in 26’ (con il 60% da due, il 26% da tre e l’84% dalla lunetta) nella fase ad Orologio; fino ai quasi 14 punti, 4,3 rimbalzi e 3,2 assist in 25’ di media nei playoff con il 65% da due, il 31% da tre e il 68% dalla lunetta.

In un mercato al momento lento e fatto perlopiù di schermaglie, che si sbloccherà presumibilmente quando saranno terminate le due finali promozioni, Forlì si muove su più tavoli conscia però, come ha confermato il presidente, "che senza avere il budget più importante del campionato, anche se importante e anche aumentato, dovremo cercare, come abbiamo fatto negli anni scorsi, di essere più bravi degli altri per allestire una squadra competitiva". Squadra che, alla luce della partenza di Zampini dopo quelle di Valentini e Zilli (la società uscirà dal contratto), con le sole conferme ora di Magro e Pollone (entrambi sotto contratto), verrà rivoluzionata cambiando ancora una volta uomini e fisionomia in un campionato che si preannuncia di altissimo livello con almeno dieci formazioni agguerrite.

Un anno fa le conferme furono quattro – Cinciarini, Pollone, Radonjic e Valentini –, al momento invece sono solo due e per coach Antimo Martino il compito si preannuncia molto difficile.

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