Forlì al vertice: i numeri la promuovono. Il ruolino di marcia è simile all’anno scorso

All’andata sul campo 3 ko (diventati 2 per il ritiro di Ferrara) come in questa stagione. Meno big match vinti, ma anche i passi falsi

di SIMONE CASADEI -
29 novembre 2023
Forlì al vertice: i numeri la promuovono. Il ruolino di marcia è simile all’anno scorso

Forlì al vertice: i numeri la promuovono. Il ruolino di marcia è simile all’anno scorso

Il girone Rosso è al giro di boa: una prima metà di regular season, in sostanza, estremamente equilibrata. La Fortitudo è capolista in solitaria oramai da diverse settimane, ma non ha mai preso il largo per davvero ed è solo a +2 sul gruppo formato da Forlì, Trieste e Udine. Alle loro spalle, a loro volta a -2 dal trio delle seconde, ecco la coppia Nardò-Verona. Ciò significa che ben sei squadre sono racchiuse in appena 4 punti e tutte le maggiori accreditate stanno rispettando le aspettative di inizio anno.

Classifica alla mano, dunque, si può affermare che la Pallacanestro 2.015, nello specifico, ha finora portato a termine il proprio compito: non ha mai perso contro avversarie della seconda metà della graduatoria e ha vinto gli scontri diretto contro Udine e, col senno di poi, Nardò. Il ruolino di marcia è di fatto identico allo scorso anno. Anche se con due partite in più giocate, l’Unieuro dodici mesi fa, al giro di boa, si era imbattuta in due passi falsi: soltanto uno in meno di oggi. In verità, al termine dell’andata le sconfitte sul campo erano tre esattamente come quest’anno: solo a posteriori, col ritiro del club, è stata cancellata la sconfitta di Ferrara accaduta in novembre. Rispetto a un anno fa, Forlì ha evitato fin qui passi falsi contro squadre di seconda fascia come Nardò e Cividale.

Le statistiche dicono che Forlì resta uno dei migliori attacchi del girone Rosso, con 78,9 punti segnati a partita. Meglio di lei fanno solo Udine (82,2), Piacenza (80,7) e Nardò (79,5). Manovra offensiva che ha perso un po’ di precisione dalla lunga distanza (31% di realizzazione), ma ne ha guadagnato in avvicinamento a canestro. Cinciarini e compagni tirano infatti con un buon 52% da 2 punti, frutto di ben 40 tentativi a serata: quasi il doppio delle triple provate (24,3). Nessuno tenta più conclusioni da dentro l’arco della Pallacanestro 2.015 nell’intera serie A2. Unieuro che se la cava anche a rimbalzo, con 39,3 rimbalzi strappati a partita, seconda solo a Trieste (45,2).

Come la scorsa stagione, la forza della Pallacanestro 2.015 deve essere il collettivo e la comunione d’intenti. A livello individuale, del resto, spiccano Kadeem Allen (16,3 punti di media con 10,1 tentativi a partita) e Xavier Johnson (13,9 e 8,4 rimbalzi), capitan Daniele Cinciarini non fa mai mancare il proprio apporto (quasi 12 punti in 20,7’). Poi ci sono quei giocatori autori di buone prestazioni a livello realizzativo, come Federico Zampini (9) e Luca Pollone (6,1).

Le maggiori lacune, dunque, si registrano in cabina di regia e sotto canestro. Fabio Valentini è chiamato ad essere il terzo violino della squadra, ma, anche se in ripresa, i 4,9 punti segnati a partita sono un bottino davvero modesto. Giacomo Zilli e Davide Pascolo, poi, segnano appena 10,3 punti in due di media. Non saranno i punti di riferimento offensivi della squadra (era così pure lo scorso anno con Gazzotti e Benvenuti), ma è lecito attendersi un loro maggior coinvolgimento anche in termini realizzativi. La stagione dei biancorossi passerà anche da qui.

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