Forlì, caccia alla svolta. A Torino serve energia

Stasera (20.30) sfida delicatissima: piemontesi sulla carta validi e quadrati ma in difficoltà, reduci anche loro da due sconfitte e solo a quota 6 in classifica.

di VALERIO RUSTIGNOLI -
6 novembre 2024
Forlì, caccia alla svolta. A Torino serve energia

Demonte Harper in azione: per lui un difficile confronto stasere con Kevion Taylor, ma anche la voglia di rifarsi dopo la prova deludente con Livorno

Dopo la pesante sconfitta interna contro Livorno, più nel morale che non nel punteggio, questa sera alle 20.30 torna in campo l’Unieuro, che sul campo della Reale Mutua Torino cerca riscatto e due punti fondamentali per la classifica. Non sarà una sfida semplice, però, per gli uomini di coach Antimo Martino: se da un lato potranno contare sull’esordio del nuovo acquisto Toni Perkovic, dall’altro dovranno trovare rapidamente nuove alchimie e quella verve che è sicuramente mancata nell’ultima sfida casalinga, ma che ancora Cinciarini e compagni non sono mai pienamente riusciti a mettere in campo.

Quello di Torino, quindi, sarà un test importante, contro una formazione esperta e ambiziosa che, finora, in un campionato più che mai complesso per tante società, ha faticato: i ragazzi allenati da coach Matteo Boniciolli, infatti, sono reduci da due ko consecutivi (contro Orzinuovi e Rimini) e si trovano a 6 punti in classifica, poco sopra la zona retrocessione.

Roster alla mano, però, ai gialloblù piemontesi non sembra mancare nulla: il pacchetto italiano è un bel mix di giovani ed esperti, che può contare su due ex forlivesi come Giovanni Severini e Aristide Landi, arcigno difensore con la capacità di colpire sugli scarichi il primo (48% dall’arco finora), lungo dalle mani dolci il secondo, efficace soprattutto contro lunghi d’area.

Poi Matteo Montano, estroso esterno in grado di fiammate importanti, il play Matteo Schina, l’ex Cento Maximilian Ladurner sotto le plance, i giovani Antonio Gallo e Matteo Ghirlanda, infine il roccioso ravennate Fadilou Seck, tornato in A2 dopo diverse esperienze da protagonista nelle minori: questi sono gli uomini di una panchina forse non di fulgido talento, ma con molti giocatori in grado di portare qualcosa alla causa e in cui nessuno scende al di sotto dei 10’ di media.

Quindi ci sono i due stranieri, che nonostante l’andamento della squadra stanno mostrando ottime cose e che rappresentano i giocatori angolari del sistema di gioco torinese: Kevion Taylor è un esterno di grande quantità, che viaggia ad oltre 18 punti di media, è al suo primo anno italiano dopo aver fatto esperienze in Grecia e in Slovacchia (dove è stato il miglior realizzatore del campionato con 22.6 punti a partita); Ife Ajayi, invece, è un lungo fisico e bidimensionale, con una solida esperienza europea (Francia, Turchia, lo scorso anno Germania) capace di colpire sia dalla lunga distanza che spalle a canestro e che finora ha collezionato quasi 15 punti e 9 rimbalzi di media, risultando uno dei migliori rimbalzisti del torneo.

Per Forlì, quindi, arriva un’altra sfida tosta, ma da affrontare con fiducia e coraggio: in attesa di riuscire a ricostruire un nuovo equilibrio, occorre fare un salto di qualità in termini di solidità e costanza e già da Torino ci si aspetta un significativo passo in avanti in questo senso.

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