Forlì, con Trieste caccia a un altro traguardo: "Possiamo chiudere il girone alla grande"

Coach Martino rilancia ancora: "C’è da mantenere l’imbattibilità in casa e conquistare due punti pesanti per la fase ad orologio"

di GIANNI BONALI -
4 febbraio 2024
Forlì, con Trieste caccia a un altro traguardo: "Possiamo chiudere il girone alla grande"

Forlì, con Trieste caccia a un altro traguardo: "Possiamo chiudere il girone alla grande"

"Affrontiamo l’ultima partita della stagione regolare contro una squadra forte, che nonostante sia priva di Justin Reyes, uno dei giocatori più forti del campionato, resta per profondità del roster, talento ed atletismo una delle compagini più attrezzate della A2".

Coach Antimo Martino presenta così il match contro Trieste (palla a due ore 18, Unieuro Arena). "Una sfida da vincere per provare a finire alla grande e soprattutto mantenere il nostro campo inviolato. Servirà massima attenzione e grazie all’aiuto dei tifosi vogliamo fare di tutto per portarla a casa. Vale tanto, perché al di là della possibilità di arrivare primi nel girone, quest’anno la fase a orologio permette di portarsi dietro i punti della regular season. E così possiamo anche mettere ulteriori due punti di distanza tra noi e Trieste".

I biancorossi si presentano al completo, forti della splendida vittoria in trasferta contro Udine, "ma non dobbiamo abbassare la guardia. Bisogna continuare ad essere ambiziosi esprimendo grande determinazione. In questi due anni a Forlì – rimarca il tecnico dell’Unieuro – la mentalità del gruppo è cresciuta, lavoriamo continuamente per migliorarci e dobbiamo provare ad alzare sempre l’asticella".

Martino precisa anche come si sia ancora in una fase intermedia del campionato, ma spiega come il percorso fatto finora abbia un peso specifico, visto anche i valori iniziali, con tante squadre forti, in un girone equilibrato. "La vittoria di Udine ha fatto crescere l’autostima nelle nostre capacità. E’ stata infatti la prima affermazione fuori casa in un big match e dobbiamo cercare di trovare sempre una motivazione per affrontare la gara successiva, con voglia e consapevolezza".

Il coach viene sollecitato ad analizzare la bella prestazione di Kadeem Allen contro Udine, un fattore determinante quando si è caricato sulle spalle la squadra nei momenti importanti. "Kadeem ha iniziato la stagione dimostrando qualità, ma anche di non essere il classico americano che fa trenta tiri a partita e guarda alle proprie statistiche. Però avevamo bisogno di un po’ più di aggressività da parte sua e in questo senso c’è stato un episodio: durante il primo tempo contro Cividale Allen aveva rinunciato in diverse occasioni a prendersi dei tiri o comunque ad osare di più". A questo punto è intervenuto Martino e "nel tunnel del Palafiera gliel’ho fatto presente. Poi in settimana abbiamo parlato insieme seriamente. Gli ho fatto capire che pur apprezzando la sua idea di essere al servizio dei compagni, non doveva passare dall’altra parte, soprattutto un giocatore come lui con tutto quello che può darci".

Dalla gara successivo Allen ha recepito il messaggio e si è preso la responsabilità di tiri come in precedenza non aveva fatto, con prestazioni importanti. "Mi auguro che questa lezione gli dia la possibilità di affrontare la seconda parte della stagione con lo stesso approccio dimostrato a Udine". Allen ha giocato in Nba e nelle prime leghe, "ma non tutto è facile in A2, è una serie che ha dinamiche diverse e c’è stato probabilmente bisogno di un periodo di adattamento per capire il campionato in cui sta giocando".

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