Forlì, contro Cantù tour de force al top. Martino: "Voglio l’atteggiamento giusto"
All’Unieuro Arena (ore 18) la quinta gara in 15 giorni, il coach: "E con la rivale sulla carta più difficile. Serve durezza e costanza"
"Ci apprestiamo a giocare la quinta partita negli ultimi 15 giorni affrontando l’ostacolo sulla carta più difficile di questa serie, in una sfida significativa". Coach Antimo Martino presenta così il match contro Cantù nel 12° turno di campionato (palla a due ore 18, Unieuro Arena). "I nostri avversari stanno dimostrando tutto il loro valore – prosegue –, con un roster che non ha bisogno di presentazioni. I lombardi hanno avuto alcune difficoltà negli ultimi incontri, ma hanno giocato senza l’apporto di un atleta importante come Tyrus McGee".
La guardia americana, infatti, attualmente fuori per infortunio, è un elemento capace di chiudere ogni stagione con una media punti in doppia cifra e ha nel suo palmares uno scudetto e una Europe Cup. "Noi, invece, veniamo da una brutta gara contro Udine e dobbiamo scendere in campo con un atteggiamento diverso, anche alla luce della forza della compagine che andremo ad incrociare".
Forlì si presenta al completo avendo recuperato il capitano Daniele Cinciarini dal problema alla spalla sinistra rimediato contro Orzinuovi. "Si è infatti allenato con i compagni e siamo contenti, anche perché alla luce delle tante partite ravvicinate, più elementi abbiamo a disposizione e meglio è". Il torneo sta dimostrando come diverse squadre abbiamo un rendimento incostante, e "tutti questi up e down che abbiamo sono anche la conseguenza dei ritmi serrati e dobbiamo fare lo sforzo di analizzare gli aspetti tecnico-tattici che questa situazione comporta".
Un elemento che è emerso in queste giornate di campionato è la cattiva percentuale della Pallacanestro 2.015 nei tiri liberi. "Ma guardando le statistiche-precisa Martino – noi siamo la sesta squadra del girone come realizzazione. Il paradosso è che tiriamo fuori casa con l’85% e in casa con il 70%. Dopo la partita contro Livorno si è creata probabilmente un po’ di tensione e di pressione, ma mi auguro che i giocatori superino questo momento, perché giocare nel nostro palasport deve essere un aiuto e non un peso. Insomma non è un problema tecnico, ma dobbiamo migliorare per non condizionare negativamente il risultato finale: contro Livorno, infatti, se avessimo tirato i liberi in maniera normale l’avremmo vinta".
A Forlì, comunque, manca regolarità nel rendimento e "soprattutto quando le cose incominciano a non andare bene fin dall’inizio come, ad esempio, a Brindisi e a Udine, non abbiamo la forza per reagire e facciamo fatica mentalmente ad ingranare. È un processo in cui dobbiamo crescere, anche perché probabilmente alcuni giocatori non hanno ancora la durezza e la costanza necessaria. Ma siamo una squadra che ha dei valori e qualità sia offensive che difensive, dobbiamo giusto avere più cattiveria agonistica".
Il coach è comunque soddisfatto della classifica, "in un campionato difficile, in cui l’unica partita stonata è stata quella persa in casa contro Livorno. Per il resto abbiamo fatto un cammino importante vincendo gare contro alcune delle favorite del torneo. Non è facile per nessuno in questa stagione e sono fiducioso guardando in prospettiva futura".
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