Forlì, domani a Piacenza occhio a Marks: "Voi forti, ma noi ci crediamo ancora"

L’americano, già più volte rivale dell’Unieuro, dopo il taglio a Cividale sta cercando di salvare gli emiliani: "Lotteremo fino alla fine"

di STEFANO BENZONI
21 marzo 2025
Derrick Marcks, 31enne guardia statunitense quest’anno prima a Cividale e poi da inizio inverno a Piacenza. Ha giocato, fra le altre, anche. con Ravenna e Rimini

Derrick Marcks, 31enne guardia statunitense quest’anno prima a Cividale e poi da inizio inverno a Piacenza. Ha giocato, fra le altre, anche. con Ravenna e Rimini

Derrick Marks, guardia di 1.91, classe 1993, dopo 16 gare giocate con la maglia della rivelazione Cividale, a metà dicembre è stato tagliato dai friulani e si è accasato a Piacenza, proprio la squadra che domani ospiterà l’Unieuro in uno degli anticipi del 33° turno. E dopo le annate a Tortona, Ravenna, Torino, Pistoia, Cento e Rimini, oggi Marks sta cercando di trascinare l’Assigeco lontano dalla zona retrocessione.

Marks, ci racconta com’e stata finora la sua stagione?

"A Cividale all’inizio è andato tutto nel modo migliore: io giocavo, la squadra vinceva. Poi qualcosa ha iniziato a non funzionare e il club ha fatto una scelta che mi ha sorpreso, ma che fa parte del mondo dello sport professionistico".

Vale a dire ha tagliato lei e richiamato Doron Lamb. Ci è rimasto male?

"Certo, ma a volte va come vuoi tu e altre no, bisogna farsene una ragione".

Così è ripartito da Piacenza.

"È stato un nuovo inizio, un altro ambiente, una sfida diversa da quella di una squadra di alta classifica come Cividale: vale a dire lottare per aiutare il club a restare in A2. Non è facile per nulla, ma daremo il massimo".

Che ambiente ha trovato quando è arrivato a Piacenza a metà dicembre?

"Un ambiente che non aveva voglia di arrendersi e che voleva giocarsi le sue carte fino in fondo. E una squadra che, anche quando perde, non molla fino all’ultimo possesso".

Lei a Cividale segnava 11 punti di media, mentre nelle 13 gare di Piacenza (3 vinte e 10 perse) è salito a 19.5 con il 44% da due, il 39% da tre e il 93% dalla lunetta: è tornato uomo di punta della squadra?

"Ci provo e comunque mi adatto a quello che mi viene chiesto di fare. Ho giocato in otto squadre diverse in Italia e ogni allenatore aveva la sua idea sul mio impiego che ho sempre cercato di rispettare".

Adesso l’Unieuro. Cosa pensa della squadra forlivese?

"È uno dei top team, ha una panchina molto lunga, ha giocatori esperti, è solida, completa in ogni reparto, ha talento e anche un ottimo allenatore".

Antino Martino è stato il suo coach a Ravenna nel campionato di A2 2016/17...

"Era già all’epoca un ottimo tecnico, oggi poi è migliorato ed è davvero uno dei migliori del campionato. Ed è ancora un buon amico".

Forlì ha avuto molti alti e bassi...

"Lo so, ma d’altronde quale squadra non li ha avuti? È un problema che in un campionato difficile come questo ha colpito tutti quindi ci sta".

Quale sarà la chiave della partita?

"Dovremo limitare Forlì perché se la mettiamo sul piano del talento sarà difficile competere. Dovremo essere duri e determinati dall’inizio alla fine senza cali, difendere alla grande di squadra, eseguire in attacco con pazienza, controllare il ritmo e fare tagliafuori a rimbalzo contro i lunghi forlivesi che sono molti e pericolosi".

Dovesse togliere un giocatore all’Unieuro chi sarebbe?

"Faccio tre nomi. Harper, uomo chiave in difesa ma anche in attacco; un tiratore pericoloso come Perkovic e Gaspardo che è molto bravo a giocare sia vicino, sia lontano da canestro".

Crede ancora nella salvezza di Piacenza?

"Ci credo io e, ripeto, ci credono tutti i miei compagni. Continueremo a combattere fino alla fine, lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai nostri tifosi". Unieuro avvisata.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su