Forlì, è tornata una difesa da record. Segnali di forza: mai così bene come a Rimini

I numeri che spiccano: i punti concessi in un periodo (8 e 10) nonché nell’intera ripresa (18). Il minimo, finora, era rispettivamente di 11 e 25

di SIMONE CASADEI -
28 dicembre 2023
Forlì, è tornata una difesa da record. Segnali di forza: mai così bene come a Rimini

Forlì, è tornata una difesa da record. Segnali di forza: mai così bene come a Rimini

La preziosa vittoria conquistata su Rimini sabato scorso ha permesso alla Pallacanestro 2.015 di concedersi un Natale ancora in vetta alla classifica del girone Rosso per il secondo anno di fila. Dodici mesi fa i biancorossi condividevano il primato con Cento, oggi con la Fortitudo Bologna. Nello scorso campionato, il turno pre-natalizio aveva visto l’Unieuro imporsi facilmente a Mantova. Oggi, invece, Forlì ha sudato nel derby contro Rimini per venti minuti, quindi ha stretto le maglie, alzato l’intensità difensiva e ha imposto la propria legge. Conquistando così un successo sostanzioso e meritato.

Se i cinque uomini in doppia cifra e gli 80 punti segnati (senza Kadeem Allen) rappresentano un attestato di stima, è però indubbiamente nella metà campo difensiva che la squadra di Antimo Martino ha svoltato il match dopo l’intervallo. Il ‘differenziale’ tra primo e secondo tempo, oltre che nella tempra collettiva, è piuttosto evidente innanzitutto nei numeri. L’Unieuro ha concesso a Rimini addirittura 50 punti tra primo e secondo quarto, quindi appena 18 nei restanti parziali del match: 8 punti nella terza frazione e 10 nella quarta. La squadra di Dell’Agnello ha trovato solo 7 canestri dal campo dopo l’intervallo (prima erano stati 14) e ancor più emblematico è il dato degli assist: solo 2 dei 9 riminesi complessivi sono stati distribuiti nella seconda parte del match. Dal 75% da tre punti (6/8 iniziale), Rimini è scesa al 30% finale (9/30). Numeri sintomatici di come Forlì sia riuscita ottimamente ad ‘ingolfare’ le trame avversarie.

La Pallacanestro 2.015 in stagione non aveva mai ‘annebbiato’ fino a tal punto gli attacchi della compagine con cui ha incrociato i guantoni. A Cento e Orzinuovi, nelle gare del girone di andata a inizio ottobre, aveva prodotto il massimo sforzo nella propria metà campo, concedendo 25 punti rispettivamente nel secondo e nel primo tempo. Mai si era però scesi al di sotto di quella soglia. Nel terzo periodo del match d’esordio contro la Sella, poi, Forlì aveva tenuto gli uomini di Mecacci a soli 11 punti realizzati in 10’. Prima di sabato era quello il record difensivo stagionale, superato dunque ben due volte al Flaminio: prima nella terza e poi nella quarta frazione.

I 68 punti subiti per mano degli adriatici, poi, non rappresentano un primato stagionale ma poco ci manca. Finora la difesa Unieuro ha saputo fare di meglio soltanto contro la ‘solita’ Cento, sia nella gara di andata che in quella di ritorno: 61 punti subiti il 1° ottobre scorso, 62 due mesi più tardi. Gli stessi, questi ultimi, che riuscì a realizzare Chiusi il 12 novembre. Nel derby di andata giocato al Palafiera, poi, Rimini chiuse la gara proprio sempre a quota 68, esattamente gli stessi mandati a bersaglio sabato scorso. Gli emiliani e la RivieraBanca, insomma, sono i rivali a cui Cinciarini e compagni riescono a tarpare meglio le ali.

Dopo numerose vittorie conquistate punto a punto, se non addirittura dopo uno o due overtime, Forlì è quindi finalmente tornata a legittimare una partita con forza e prepotenza agonistica. Lanciando importanti segnali e, soprattutto, riassaporando i due punti con una prestazione – in termini di compattezza e durezza – assai simile a quelle dell’Unieuro dello scorso anno. Ora non resta che trovare conferme nei prossimi due appuntamenti contro Piacenza (reduce da 4 vittorie, ma col vantaggio di giocare al Palafiera) e poi a Cividale.

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