Forlì-Fortitudo, il derby di Carraretto: "Supercoppa, sarà subito una sfida calda"
Sabato in semifinale il primo big match ufficiale. Il club manager biancorosso arriva proprio da Bologna e ha giocato in entrambe le piazze
Marco Carraretto, 47 anni, trevigiano, è il club manager della Pallacanestro 2.015. L’ex campione, nel cui palmares figurano 6 scudetti da giocatore, è stato dal 2017 fino al luglio scorso general manager della Fortitudo Bologna e nella sua carriera cestistica ha indossato la maglia biancorossa nella stagione 2014/2015, la sfortunata annata che si concluse con il fallimento della società. Diventato dirigente dell’Aquila biancoblù (lo è stato fino a pochi mesi fa), ha lavorato con coach Antimo Martino conquistando anche una promozione.
Carraretto, lei e una vita nel basket.
"La pallacanestro è sempre stata una parte integrante della mia vita. Ho iniziato a giocare a 7 anni, avendo anche la fortuna di capitare al momento giusto nella squadra giusta, vincendo tanto con la Mens Sana Siena. Quando ho smesso di giocare ho fatto il dirigente e in questa stagione sono molto contento di ritornare a Forlì, che è casa mia e la città in cui mi sono trasferito dal 2014".
Sabato prossimo a Livorno l’Unieuro affronterà proprio la Fortitudo Bologna nella semifinale di Supercoppa: il presente e il suo passato, in un incrocio di emozioni personali e professionali. Sono due squadre ambiziose che puntano alla promozione in A1. Che partita sarà?
"Quest’anno sarà un campionato lungo e difficile, ma Forlì è da alcuni anni una società ambiziosa che è cresciuta costantemente. Anche a Bologna puntano ad un torneo di vertice. A Livorno sarà il primo impegno ufficiale: un derby caldo e un match di alto livello. Il roster che è stato allestito quest’anno è profondo e completo: un giusto mix tra elementi esperti e giovani di prospettiva. Anche perché gli impegni saranno tanti con la nuova formula che propone 20 compagini agguerrite".
Che giudizio dà dei due americani Demonte Harper e Shawn Dawson dopo le prime amichevoli?
"Harper è un giocatore esperto che saprà infondere tranquillità e ordine ai compagni nei momenti topici della gara. È un leader e in queste prime uscite si sono già viste le sue qualità sia di uomo squadra sia di realizzatore nei frangenti importanti dell’incontro. Dawson ha avuto alcuni piccoli acciacchi, ma è dotato di grande atletismo ed energia. È un elemento dalla doppia dimensione, capace di difendere, ma anche di tirare e attaccare il ferro e quando la condizione fisica sarà al meglio darà un importante contributo. Ma tutti i giocatori, sia quelli confermati dalla scorsa stagione sia quelli nuovi sono un gruppo che sta lavorando bene".
Lei conosce bene l’ambiente. Quali sono gli aspetti che l’hanno spinta a sposare il progetto forlivese?
"La serietà e l’ambizione della società, una città che vive per il basket e un pubblico caldo che segue la squadra con passione".
In chiusura, lei vive a Forlì da 10 anni. Come trascorre il tempo libero?
"Sto in famiglia con mia moglie Maddalena e seguo le mie due figlie nelle loro attività: Giulia, 15 anni, e Matilde di 6 che è nata a Cesena, romagnola doc. Poi faccio anche il consulente finanziario e le giornate sono piene".
Gianni Bonali
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