Forlì, il derby a Rimini vale già tanto. Scalata o passo indietro in classifica

Unieuro a -2 dalla Rbr, nel trio di testa: può agganciarla oppure finire risucchiata dalle numerose big per ora alle spalle

di SIMONE CASADEI -
23 ottobre 2024
Forlì, il derby a Rimini vale già tanto. Scalata o passo indietro in classifica

Il capitano Daniele Cinciarini al tiro nel match giocato lo scorso gennaio, davanti al ‘muro’ di un Flaminio gremito e rovente (foto Petrangeli)

Dopo essersi sbloccata lontano dalle mura amiche ad Avellino, la Pallacanestro 2.015 corre spedita verso la seconda trasferta consecutiva del suo inizio di stagione. Domenica i biancorossi saranno impegnati niente di meno che nel derby contro Rimini. Un incrocio atteso e particolarmente sentito, nonché a tutti gli effetti una sfida per le zone di alta classifica. Per gli uomini di Antimo Martino, soprattutto, si tratta del primo delicatissimo snodo del nuovo campionato.

La classifica, del resto, parla chiaro. L’avversaria del prossimo turno è la capolista di serie A2, con 10 punti in saccoccia, a braccetto con Cantù e Rieti. Soltanto nell’ultimo fine settimana Rimini si è imbattuta nel primo passo falso della sua annata, arrendendosi a pochi decimi dalla sirena dinanzi a Cividale e al suo ‘bomber’ Redivo. In precedenza, la RivieraBanca aveva conquistato scalpi prestigiosi, come quelli di Udine, Fortitudo Bologna e Orzinuovi. Insomma, un ruolino di marcia non certo banale. Forlì, invece, è nel gruppo delle più immediate inseguitrici, a 8 punti, a -2 dagli adriatici (in compagnia di Udine, Juvi Cremona e della stessa Cividale).

Con queste premesse, il valore della posta in palio nel derby del Flaminio appare dunque notevole. L’Unieuro, in caso di affermazione, strapperebbe il terzo hurrà di fila che infonderebbe grande fiducia in un momento del calendario non proprio favorevole, nel bel mezzo di tre trasferte in quattro partite (dopo Livorno in casa, ci sarà il viaggio infrasettimanale alla volta di Torino) e alla vigilia di un ulteriore tour de force che si preannuncia ricco di ostacoli: Cinciarini e compagni saranno poi attesi nel volgere di appena una settimana dal trittico Orzinuovi, Udine e Cantù.

Restando sul presente, il successo varrebbe poi anche l’aggancio (e il virtuale sorpasso) in classifica proprio alla stessa Rimini. Continuando così a stazionare, se non al primo posto, quantomeno nelle posizioni di testa della graduatoria, per non perdere di vista le altre contendenti. Perché Rieti, ad esempio, è attesa da due sfide assolutamente alla portata: Libertas Livorno e quindi Nardò. Cantù, invece, rivitalizzata da cinque vittorie consecutive, può davvero puntare al bottino tra domenica e il 10 novembre: anche se sarà priva di McGee, l’Acqua San Bernardo se la vedrà con Cento e Avellino in casa, Cividale (la più dura) e Vigevano fuori.

Se il peso della vittoria nel derby appare quindi evidente, ecco che, viceversa, un ko potrebbe aprire scenari decisamente meno gradevoli. La RivieraBanca, innanzitutto, si isserebbe a +4, con lo scontro diretto da ribaltare nella gara di ritorno. Con lei, inevitabilmente, scapperebbe pure la vetta della classifica e verosimilmente anche Cantù e Rieti. La stessa Udine, attesa dalla trasferta di Piacenza, potrebbe mettere la freccia e allungare a +2, e inevitabilmente qualcun’altra (Cividale, per esempio, ospita Vigevano). E, alle spalle c’è un foltissimo gruppo a quota 6 punti, composto da ben sette compagini (tra cui Fortitudo Bologna, Verona e Orzinuovi): alcune di queste finirebbero per acciuffare Forlì.

Il rischio concreto, insomma, è di passare da un estremo all’altro. Dal sole delle quote più alte alle ‘paludi’ di metà classifica. Certo, la stagione è appena cominciata e il campionato è aperto a qualsiasi scenario (Brindisi e Pesaro ne sanno qualcosa). Ma uscire a braccia alzate dal Flaminio di Rimini sarebbe un ottimo viatico, non solo per la storica rivalità.

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