Forlì, la difesa è già il marchio di fabbrica. Solidità decisiva contro Verona e Cento
Le due vittorie del pronto rilancio, dopo il ko di Cividale, hanno fatto emergere la capacità di stringere le maglie nei momenti caldi
Forlì corre spedita verso il secondo big match consecutivo rinfrancata dalle due vittorie ottenute tra le mura amiche. I biancorossi si presenteranno domenica pomeriggio al PalaPentassuglia di Brindisi forti soprattutto dell’ultima affermazione su Verona. Diverse questioni tecniche, comunque, sono ancora da registrare a dovere, com’è fisiologico che sia. Inoltre, lo stop di Dawson ha aperto un’ulteriore crepa. Ciononostante, la Pallacanestro 2.015 ha già lanciato forti segnali del proprio carattere e della propria consistenza.
Nel successo domenica sulla Tezenis, infatti, l’Unieuro – come da buona tradizione degli ultimi anni – ha messo in mostra una tenuta difensiva non certo banale. Mettendo grande energia e intensità dinanzi ad avversari di talento e, in alcuni casi, dalle caratteristiche non facilmente ‘malleabili’. Non ingannino gli 86 punti complessivamente incassati alla sirena finale. Innanzitutto perché riguardano comunque un arco temporale piuttosto ampio di ben 50’, vale a dire la durata di un match finito al secondo overtime. Fatta eccezione per i due quarti centrali (rispettivamente da 23 e 21 punti subiti), i forlivesi non hanno concesso più di 17 punti a Verona nel singolo periodo. Ma anche perché il maggior sforzo difensivo è stato prodotto proprio negli attimi cruciali della sfida.
Quando le energie in corpo cominciavano a scendere e, peraltro, il momento non era dei più positivi, Forlì ha saputo fare quadrato lasciando le briciole alla formazione di coach Ramagli. Sul 50-61 dopo 8’30“ nella terza frazione (il -11 rappresenta il massimo vantaggio della partita), Cinciarini e compagni hanno stretto le maglie nella propria metà campo, tarpando le ali a Pullen ed Esposito, sino a quel momento mattatori gialloblù, e concedendo appena 11 punti nei successivi 11’30“ di gioco, vale a dire sino al 72-72 del 40’. Per capire la portata della ‘svolta’ difensiva, subito prima Verona aveva segnato ben 12 punti in poco più di 2’, vale a dire quando si era portata dal 47-49 (6’20“ del terzo periodo) al 50-61, appunto.
Negli ultimi 7’30“ dei regolamentari, dopo la bomba di Pullen del momentaneo nuovo +8 ospite, sono inoltre stati subiti appena 6 punti. Segno che il quintetto ‘standard’ scelto dallo staff tecnico per le fasi clou della sfida ha dato i propri frutti su entrambi i fronti di gioco. E la musica non cambia se si prendono poi i considerazione pure gli overtime. Perché, allargando il tiro anche ai due ‘mini-tempi’, Forlì risulta avere concesso appena 25 punti (14 nei supplementari, dunque) in poco meno di 22’. Poco più di un punto al minuto: numeri decisamente sostanziosi.
A onor del vero, anche nel precedente derby contro Cento la Pallacanestro 2.015 si era messa in evidenza per la dedizione difensiva, come del resto sottolineato da Antimo Martino al termine della sfida. Nell’infrasettimanale, seppur contro un avversario di rango inferiore, erano stati appena 59 i punti subiti. Di questi, soltanto 26 nella prima metà di gara. Poi, in un finale di partita offensivamente un po’ appannato, Forlì aveva mantenuto il divario nel punteggio proprio confermandosi solida difensivamente. Una peculiarità che sarà utile rispolverare anche nel prossimo fine settimana in terra salentina.
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