Forlì, la società mette un colpo in canna. Un lungo da aggiungere in vista dei playoff
Zilli da settimane sta giocando dolorante e il suo rendimento ne risente. Il club vuole rinforzarsi con un centro o un’ala forte

Forlì, la società mette un colpo in canna. Un lungo da aggiungere in vista dei playoff
Da diverse settimane il centro forlivese Giacomo Zilli sta facendo fatica a giocare e di conseguenza a fornire un rendimento adeguato alle sue possibilità: ultimo esempio, la partita contro Chiusi domenica scorsa. Due soli punti dalla lunetta, appena un tiro dal campo e grande sofferenza contro Luca Possamai, il rivale autore di 10 punti con 5/6 da due nei primi due quarti. Zilli, nato a Cividale il 4 aprile 1995, soffre, non rende come vorrebbe e come potrebbe, però non molla. Continua ad allenarsi a singhiozzo e a giocare, ma sa bene che quello che i tifosi forlivesi stanno vedendo non è il vero Zilli: due anni fa a Cento 10 punti e quasi 8 rimbalzi di media; l’anno scorso rispettivamente 7 e 6; a Forlì 5 e 3,5.
Il motivo è di carattere fisico. Dopo l’operazione all’anca, il pivot dell’Unieuro ha ancora dolore, la sua postura non è corretta e ne risente il ginocchio che gli sta creando diversi problemi. Coach Martino ne ha parlato esplicitamente in due occasioni recenti: "Sta giocando sul dolore, un altro al suo posto si sarebbe già fermato". E ha rivelato che ha saltato alcuni allenamenti prima di Chiusi, cosa già successa comunque anche precedentemente. Stando così le cose e non essendoci tempistiche precise per risolvere il suo problema, la società si sta guardando attorno: non per sostituire Zilli, né semplicemente per dare più intensità agli allenamenti bensì per aggiungere un giocatore alla squadra e rinforzarla. Una mossa, a stagione in corso, che avrebbe pochi precedenti nella storia della Pallacanestro 2.015 e che confermerebbe la volontà di giocarsi fino in fondo la chance promozione.
Il club non ha fretta, ma è un’operazione di cui si comincia a parlare insistentemente, anche se attualmente il mercato offre poco o nulla. L’unico giocatore che potrebbe liberarsi subito è Matteo Berti, centro di Cividale di 212 centimetri (6 punti nell’ultima partita contro Trieste (4,8 di media e 4,4 rimbalzi), ma l’Unieuro cerca di meglio. Si è fatto anche il nome di Gore Camara, il centrone senegalese di 2.14 scuola Virtus Bologna, ora in prestito a Treviso in A1 (4 punti di media) ma al momento sembra che non sia destinato a muoversi.
L’ideale sarebbe probabilmente qualche lungo in uscita dall’A1 – ancora da verificare se un’ala forte oppure un centro, magari capace di ricoprire entrambi i ruoli – ma ancora tutte le squadre inseguono i loro obiettivi. Lo dimostra il fatto che gli altri acquisti nel reparto sono stati di giocatori svincolati, in via di guarigione ma precedentemente fermi: così De Laurentiis finito a Udine, Pellegrino a Rimini, Campani a Cividale. Occhio comunque alla finestra di mercato: diversamente dagli ultimi anni non ci si può più rinforzare in extremis prima dei playoff; il tempo limite è venerdì 5 aprile, prima della terzultima giornata della seconda fase.
Un eventuale rinforzo inciderebbe anche su un altro aspetto. Sarebbe un segnale a coach Antimo Martino, il cui contratto scade il 30 giugno e che la società vorrebbe rinnovare: dargli un rinforzo (che l’anno scorso non ebbe) non solo per essere più competitivo ma anche per convincerlo a restare.
Stefano Benzoni
Marco Bilancioni
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