Forlì, la volata deciderà le prossime rivali. Deve battere due ‘big’ per evitarne altre

Tre turni alla fine della prima fase: perdendo con Udine e Trieste, dovrebbe andare poi in trasferta a Cantù e Torino, oltre a Trapani

di SIMONE CASADEI -
19 gennaio 2024
Forlì, la volata deciderà le prossime rivali. Deve battere due ‘big’ per evitarne altre

Forlì, la volata deciderà le prossime rivali. Deve battere due ‘big’ per evitarne altre

Ancora 120’ di gioco e la prima fase di regular season della Pallacanestro 2.015 andrà in archivio. Restano dunque da disputare ancora tre partite da qui a domenica 4 febbraio. Due in casa contro Chiusi (domenica alle ore 18) e Trieste, inframmezzate dalla trasferta a Udine. Sei punti in palio che possono cambiare (e non di poco) la corsa dei biancorossi nelle prossime settimane di campionato. Questo perché la rinnovata formula della seconda fase ‘premia’ le squadre meglio classificate nella prima, dando peso ai valori in campo dopo 22 turni.

Da seconda del girone Rosso, Forlì è ancora in corsa per il primo posto: la Fortitudo è a +2 ma ha il vantaggio della differenza canestri negli scontri diretti, dunque l’Unieuro dovrà vincere due partite in più dei rivali. Un’impresa non semplicissima, anche considerando il calendario forlivese e quello bolognese: Cento, Cividale e Verona (in trasferta) sono complessivamente più alla portata. Chiudere in testa consentirebbe di evitare nella fase a orologio la trasferta in casa dello ‘spauracchio’ Trapani, che cavalca una striscia di 14 vittorie consecutive.

Far punti per blindare quantomeno il secondo posto in classifica è comunque altrettanto importante. Battere Chiusi significa garantirsi matematicamente almeno il quarto posto (Verona è a -6). Le posizioni dalla seconda alla quarta passano inevitabilmente dai già citati scontri diretti delle ultime due giornate.

Perché questo è importante? La formula della seconda fase non fa sconti: peggiore sarà la posizione in classifica al termine del girone Rosso, maggiori saranno i rischi nelle trasferte della seconda fase contro avversarie di alta classifica del Verde. Per estremizzare il tutto, se Forlì chiudesse quarta, avrebbe a che fare soltanto con l’ultima e la penultima dell’altro raggruppamento lontano da via Punta di Ferro (due in lizza fra tre squadre: Latina, Casale e Agrigento). A queste si aggiungerebbe poi ‘viaggi’ contro squadre del calibro di Trapani e verosimilmente due tra Cantù, Torino e Sebastiani Rieti. Squadre, queste ultime, che Forlì affronterebbe all’Unieuro Arena in caso di arrivo al secondo posto. Addirittura ne eviterebbe una (Cantù?).

In questa stagione, insomma, tutte le 22 partite del girone Rosso finiscono per rivestire un ruolo importante. A differenza dello scorso anno, per fare un esempio. Quando cioè le prime tre posizioni finali in classifica valevano indistintamente l’accesso al girone Giallo delle migliori nella seconda fase. Allora, piuttosto, contavano i risultati ottenuti negli scontri diretti con le squadre che si sarebbe poi incontrate nuovamente nel Giallo.

Così, lo scorso anno, Forlì poté disputare gli ultimi tre turni del girone Rosso a cuor leggero. Concedendosi pure l’innocuo ‘lusso’ di finire ko nel derby contro la Fortitudo all’ultima giornata. Un anno fa, proprio a tre turni dalla fine, l’Unieuro si garantì già l’accesso al girone Giallo in virtù della matematica certezza di chiudere tra le prime tre della classe. La prima delle avversarie in quel trittico era, come oggi, Chiusi (anche se allora si giocava in Toscana e i rivali avevano una classifica diversa). Ma, arrivati a quel punto e già giocati tutti gli scontri diretti, la posizione finale e le partite restanti erano ininfluenti. L’esatto opposto rispetto ad oggi.

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