Forlì, Martino può entrare nella storia. Mai nessuno in panchina per 4 anni filati

Renzo Paganelli, Ezio Cardaioli e Sandro Dell’Agnello ci sono stati ma non consecutivamente. Coach Antimo può arrivarci col rinnovo

di STEFANO BENZONI -
20 aprile 2024
Forlì, Martino può entrare nella storia. Mai nessuno in panchina per 4 anni filati

Forlì, Martino può entrare nella storia. Mai nessuno in panchina per 4 anni filati

Direttamente nella storia. E, in caso di ritorno in A1, forse anche nell’empireo. Se coach Antimo Martino, come oggi tutti i tifosi e gli appassionati biancorossi si augurano, dovesse restare a Forlì fino al termine del nuovo contratto biennale siglato giovedì – vale a dire fino al termine della stagione 2025/26 – centrerebbe un record negli 80 anni di storia del basket forlivese (la Libertas originaria fu fondata nel 1946): sarebbe il primo tecnico nella storia della pallacanestro cittadino a restare per quattro stagioni consecutive.

Ed è proprio la continuità (una delle parole chiave, quando la società ha annunciato il prolungamento) la discriminante. Infatti altri hanno allenato qui in quattro diversi campionati, ma non uno dietro l’altro: all’inizio degli anni ‘70, il compianto allenatore forlivese Renzo Paganelli guidò la squadra fra il 1972 e il 1977, ma nella stagione 75/76, per motivi di salute fu ‘solamente’ il direttore tecnico dell’allora JollyColombani. Simile il caso di Ezio Cardaioli: suo il biennio 1978-1980 seguito da un altro (anche se di minor successo) dal 1984 all’86. D’accordo che i tempi sono cambiati, ma per nessuno dei due sono risuonati cori come per Antimo Martino, che ieri ha perfino tenuto una lezione di economia all’università (ha affiancato il prof Giorgio Rusticali, con un parallelo tra audit aziendale e basket). Eppure gli altri esempi di longevità in panchina sono stati due ‘grandi’: Paganelli nel 1975 venne nominato miglior allenatore del campionato (A2 e A1 insieme), mentre Cardaioli centrò la promozione in A1 del 1979 e nel 1980 portò Forlì a due canestri dalla semifinale dei playoff scudetto.

C’è poi Sandro Dell’Agnello, il predecessore di Martino, che ha guidato i biancorossi per quattro stagioni ma con un 3+1. Vale a dire nel 2012-2013 con la Fulgor Libertas (quinta) e poi dal 2019 al 2022 con la Pallacanestro 2.015. Mentre è diverso il caso di Gigi Garelli, diventato per altro forlivese d’adozione: addirittura ha allenato cinque stagioni e mezzo. Ma in tre società diverse e in un arco di tempo di circa 15 anni. Nel 2000/01 era in B2 alla Libertas Basket 80 (conquistando la promozione), poi alla FulgorLibertas nel 2004/05 e di nuovo dal 2006 al 2008, infine con la Pallacanestro 2.015 nella prima stagione della sua storia (2015/16, subito promozione). Infine, poco meno della metà della stagione successiva prima dell’esonero a fine dicembre 2016. Al di là del fatto che neanche Garelli si è seduto qui per quattro anni di fila, nella seconda serie nazionale ha avuto appena mezzo campionato.

Per quanto riguarda le presenze, Dell’Agnello ne somma 139 ma una stagione è contrassegnata da un asterisco, vale a dire l’interruzione causa Covid della promavera 2020. Martino, che non è ancora a metà del suo teorico cammino (la seconda di 4 potenziali stagioni), toccherà domani a Latina l’ottantesima presenza. Comprese Coppa Italia e due edizioni della Supercoppa.

A proposito, Martino vanta la coppa vinta a marzo ed è suo, al momento, un altro record: dodici mesi fa, la stagione più vincente di sempre per Forlì a livello dei primi due campionati nazionali. Circa l’80% di vittorie. Nessun altro allenatore ha fatto meglio e potrebbe perfino battere se stesso, specie se il finale fosse differente (ad abbassare la media fu anche lo 0-3 contro Cremona...). Per ora, dopo il ko con Cantù, sarà impossibile fare meglio della regular season 2023/24. Ma ciò che conta è la corsa promozione: a quel punto, sì, sarebbe davvero nella storia.

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