Forlì, per Martino è un altro test playoff: "Non dobbiamo mai pensare agli arbitri"

Ore 20.30, al Palafiera arriva l’Urania Milano. Dopo le recenti proteste di Johnson e Allen, avvisa i suoi: "Decisivo gestire le emozioni"

di GIANNI BONALI -
24 febbraio 2024
Forlì, per Martino è un altro test playoff: "Non dobbiamo mai pensare agli arbitri"

Forlì, per Martino è un altro test playoff: "Non dobbiamo mai pensare agli arbitri"

"Affrontiamo una gara contro una squadra sicuramente dotata di grande talento, che ha nella mani tanti punti, con diversi tiratori da tre e un roster profondo, con giocatori capaci di performare in maniera importante all’interno del match". Coach Antimo Martino presenta così l’anticipo della terza giornata della fase a orologio contro l’Urania Milano (palla a due ore 20.30, Unieuro Arena).

Gli uomini di coach Davide Villa sono reduci da due sconfitte contro Udine e Nardò (6 ko nelle ultime 7 partite), mentre i biancorossi hanno espugnato il PalaMoncada di Agrigento, in un incontro risolto negli ultimi minuti. "I nostri avversari – prosegue Martino – hanno una media di 83 punti a partita e sarà importante mettere sul parquet attenzione, con un buon impatto a livello di concentrazione e in fase difensiva. Intendiamo quindi proseguire a giocare con la giusta mentalità con cui stiamo affrontando questa stagione".

Difficilmente sarà a disposizione il playmaker Fabio Valentini che sta proseguendo nel lavoro di recupero dall’infortunio alla gamba patito contro Trieste. "Veniamo comunque da una settimana in cui abbiamo avuto diversi problemi fisici che stiamo cercando di gestire. Però questo non deve rappresentare un alibi: l’obiettivo è di arrivare alla sfida con tutti i ragazzi a disposizione, pronti per dare il massimo. Inoltre il fatto di giocare in casa deve darci chiaramente quella spinta in più per fare una partita solida, una gara vera".

L’Urania Milano ha dimostrato, nella regular season, di essere una squadra in grado di affrontare tutti gli avversari alla pari, con gli esterni capaci di accendersi e una buona fluidità in attacco. Infatti, in media sette giocatori milanesi hanno terminato le partite con nove o più punti all’attivo e "più di un elemento è quindi pericoloso. Questo fattore la rende una compagine meno prevedibile". Una componente importante sarà anche l’impatto fisico che i due americani, il centro Gerard Beverly e la guardia Giddy Potts, sapranno mettere in campo. "Sicuramente dovrà essere limitata la loro prestanza e il loro talento – chiarisce Martino – e sarà una delle chiavi della partita".

Poi, ripensando alle ultime due partite, manda un messaggio: "Bisogna comunque capire che andremo sempre di più incontro a gare in cui l’aspetto emotivo avrà un ruolo decisivo e dobbiamo essere bravi a gestire le situazioni e non lasciarci condizionare dai fattori che non riusciamo a controllare". Il riferimento, pur non esplicitato, è all’espulsione di Xavier Johnson due settimane fa contro Rieti e alla precoce uscita per falli (con tanto di tecnico) di Kadeem Allen ad Agrigento. "Occorre utilizzare le nostre energie nervose sul gioco: gli aspetti difensivi e le scelte in attacco. Isoliamoci da tutte quelle le situazioni che non possiamo controllare". Il coach spiega come chieda da sempre alla squadra di impegnarsi ad essere impermeabili alla pressione ambientale, a qualche chiamata arbitrale e a alle scelte degli avversari.

Poi Martino viene sollecitato ad esprimere un giudizio su Federico Zampini che, vista l’assenza di Fabio Valentini, è stato chiamato a maggiori responsabilità. "Si è fatto trovare pronto e si è ritagliato momenti importanti nel corso dei match disputati. In ogni caso andiamo avanti senza tabelle e particolari calcoli di classifica. Proseguiamo tenendo alta la concentrazione".

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