Forlì può andare al ‘Max’: "Verso i playoff in forma"
Al preparatore Massimo Di Giovanni il compito di gestire le lunghe tre settimane prima del debutto con Vigevano: "Periodo molto importante" .
Massimo Di Giovanni, il preparatore atletico dell’Unieuro, tornando a Forlì voleva chiudere un cerchio. Era già stato all’ombra di San Mercuriale nel 2012 /13, in quella FulgorLibertas allenata da Sandro Dell’Agnello e con Massimo ‘Cedro’ Galli come vice che arrivò quinta e fece i playoff uscendo al primo turno contro Brescia. Max, tutti lo chiamano così, si era trovato bene e quindi in estate non ha avuto troppe esitazioni quando il gm Renato Pasquali l’ha chiamato.
Di Giovanni, è possibile fare un paragone fra la sua prima esperienza a Forlì e questa?
"E’ molto difficile anche perché le società sono diverse. Ci furono difficoltà economiche a un certo punto. C’era comunque un gruppo molto unito in campo e fuori. Ne facevano parte Ario Costa, Dell’Agnello, Galli, ‘Paxson’ Tumidei, Silvano Piazza e pochi altri. Oggi Forlì ha una società decisamente più strutturata, più organizzata e se mi permettete più seria e professionale".
Contento quindi di essere ritornato?
"Molto contento, anche perché credo nei corsi e nei ricorsi storici della vita e questo ricorso mi ha portato 11 anni dopo in una città dove mi ero trovato bene".
A due settimane dall’inizio dei playoff, come sta fisicamente l’Unieuro?
"Direi benissimo. E’ chiaro che un po’ di acciacchi ci sono, ma è inevitabile dopo otto mesi di stagione. Sarebbe come pretendere che un pugile arrivato alla decima ripresa non avesse ancora preso nemmeno un pugno: irreale. Qualche acciacco, ma nulla di grave o preoccupante".
Come si gestiscono più di tre settimane fra la gara di Cantù e l’esordio nei playoff con Vigevano il 5 maggio?
"E’ un periodo molto importante, in cui stiamo facendo e faremo allenamenti più brevi ma ad altissima intensità, sedute più variate e senza caricare atleticamente, proprio perché la squadra sta bene ed è in condizione. Poi per evitare di stare due settimane senza giocare stiamo cercando di organizzare un’amichevole contro una squadra nelle nostre stesse condizioni".
E invece come sarà l’organizzazione del lavoro nelle settimane playoff, anche con quattro gare in otto giorni?
"Probabilmente faremo mezza o un’intera gironata di riposo in più a settimana, allenamenti divisi in gruppi con lavori differenziati e un uso importante degli integratori e delle sedute di fisioterapia col nostro bravissimo fisioterapista Giacomo Calbi".
Veniamo ai singoli. Cosa pensa di Zilli e dei suoi problemi?
"Premesso che Giacomo ha un dolore a un ginocchio probabilmente provocatogli da un problema all’anca, devo solo applaudirlo e dirgli bravo. Il 95% dei giocatori nelle sue condizioni a dicembre avrebbe smesso di allenarsi e di giocare. Invece lui non solo ha dato l’anima e anche di più, ma si è esposto, prendendosi critiche ingiuste viste le condizioni in cui è sceso in campo e producendo anche qualcosa di buono".
In che condizioni è Allen?
"Si sta allenando, la caviglia sta andando a posto e direi che per l’inizio dei playoff sarà al massimo della condizione".
Lei ha qualcosa a che vedere con il miracolo-Cinciarini?
"‘Cincia’ è esperto, rigoroso e con una fibra molto forte. Poi è ovvio che viene gestito come è giusto che sia per un giocatotre com’è lui".
Un altro veterano è Pascolo.
"Dada è incredibile: per mandarlo a fare la doccia devi portargli via il pallone. Non smetterebbe mai di allenarsi. A volte va frenato, ovviamente per il suo bene e per quello della squadra".
L’ultimo arrivato è un altro ‘ragazzino’, Davide Magro di anni 37...
"Non ha acciacchi, non ha problemi e dopo due allenamenti si è adattato perfettamente alle nostre sedute e ai nostri ritmi".
Come si trova a lavorare con coach Antimo Martino?
"Non bene, di più. Ti lascia spazio, ti responsabilizza, ti ascolta e non ti mette pressione. Non avrei potuto trovare di meglio". In ottica playoff, chi fra i giocatori può ancora migliorare?
"Dico Zampini, Radonjic e Tassone. Zampini non è ancora consapevole di quello che è il suo notevole potenziale. ‘Tosho’ se solo vuole può fare grandi miglioramenti, mentre Tassone è molto più forte di quello che fa vedere, tanto fisicamente quanto tecnicamente".
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