Forlì, ritorno al passato stasera con Pesaro. Sfida dopo 26 anni. Ed è già un crocevia

Due piazze storiche e ambizioni di vertice: dopo un avvio incerto, entrambe oggi all’Unieuro Arena (ore 21) cercano la svolta

di VALERIO RUSTIGNOLI -
16 ottobre 2024
Forlì, ritorno al passato stasera con Pesaro. Sfida dopo 26 anni. Ed è già un crocevia

Due piazze storiche e ambizioni di vertice: dopo un avvio incerto, entrambe oggi all’Unieuro Arena (ore 21) cercano la svolta

Stasera alle 21 la sfida tra Unieuro Forlì e Carpegna Prosciutto Pesaro ha già il sapore del crocevia, incontro tra due piazze storiche del basket italiano che finora stanno faticando più del previsto in una stagione di A2 che le attende protagoniste. Giunte alla quinta partita in meno di venti giorni, sia Forlì che Pesaro hanno mostrato più i loro limiti che le loro qualità: la squadra di Antimo Martino, orfana di uno Shawn Dawson che rappresenta la vera incognita di questo inizio stagione, è reduce da una scoppola a Brindisi (82-63), mentre la Vuelle, dopo aver perso il dimissionario coach Stefano Sacripanti, nell’ultimo turno è caduta sul campo di Rieti (86-80), confermando tutte le difficoltà già evidenziate nelle precedenti partite.

Quella tra le due città è stata a lungo una sfida ai massimi livelli: ventisei anni fa, l’11 ottobre 1998, l’ultimo precedente in A2 al Palafiera, terminato 68-81 per la Pesaro di Attruia e Moltedo contro la Carne Montana di Giampaolo Di Lorenzo e Rodney Monroe; ma nella stagione 2005/06 le due piazze si erano sfidate nella Coppa Italia di serie B, nei gironi di qualificazione, battendosi reciprocamente: 90-86, dopo un tempo supplementare a Pesaro, e 77-73 al Villa Romiti, ma il miglior quoziente canestri permise il passaggio della Vuelle che poi conquistò sia la Coppa che la promozione in A2, con Marco Calvani in panchina, in campo Carlton Myers e un giovane Michele Ferri, diventato poi il primo playmaker della Pallacanestro 2.015.

Pesaro stasera cercherà riscossa, puntando su un pacchetto di italiani di alta fascia e su due stranieri decisamente interessanti come Vj King, ala da quasi 13 punti di media e reduce da una positiva stagione in Germania, e Khalil Ahmad, funambolico playmaker che fin qui ha collezionato quasi 20 punti e 4 assist di media, risultando il miglior giocatore della A2 alla voce palle recuperate (quasi 4 a gara), ma anche uno tra i peggiori per palle perse (ancora quasi 4 a partita). Da non sottovalutare, però, il gruppo degli italiani, che può contare su un pacchetto lunghi di spessore che, pur orfano dell’ex forlivese Danilo Petrovic (frattura a un piede), vanta giocatori di indiscusso valore come l’atletico Eric Lombardi (10 punti + 6 rimbalzi), il perimetrale Simone Zanotti e l’altro ex forlivese Quirino De Laurentiis. Anche sugli esterni, la Vuelle potrà schierare due certezze come l’ex Cantù Lorenzo Bucarelli e l’ex Trapani Matteo Imbrò (non al meglio, ma disponibile per la sfida), il giovane argentino di passaporto italiano Octavio Maretto e l’esperto Salvatore Parrillo.

Per coach Baioni è l’occasione del riscatto, in attesa dell’arrivo del nuovo head coach, che potrebbe essere Spiro Leka, attualmente nello staff della Columbus University a New York, il quale proprio a Pesaro aveva lanciato la sua carriera da head coach ad alto livello dopo lunghi anni di assistentato.

Contro una formazione che finora ha faticato più in difesa che non in attacco, Forlì – che a inizio settembre al torneo di Lignano ha battuto Pesaro 71-70 –, dovrà mettere in campo una prova di grande convinzione, per conquistare due punti di platino, sia per la classifica che per il morale, in un campionato che si sta mostrando forse ancor più duro e competitivo di quanto già non lo si pronosticasse.

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