Forlì sogna ancora un grande colpo. Ci prova con Marini. Ed è derby con Rimini

La società vorrebbe il ritorno della guardia-ala, in città dal 2018 al 2020: da allora due promozioni, l’ultima recentissima con Trapani

di STEFANO BENZONI -
25 giugno 2024
Forlì sogna ancora un grande colpo. Ci prova con Marini. Ed è derby con Rimini

Forlì sogna ancora un grande colpo. Ci prova con Marini. Ed è derby con Rimini

Un regalo, oppure un colpo a sorpresa. Il mercato dell’Unieuro per quello che riguarda gli italiani non sembra ancora finito. Finora pareva che – al netto delle intese ancora da ufficializzare – Forlì avesse quasi completato il roster: un quintetto base formato da Tavernelli play, guardia e ala piccola americane, Gaspardo ala forte e Del Chiaro centro; una panchina che vedrebbe uscire Parravicini play, forse Cinciarini, Pollone cambio ala piccola e Pascolo e Magro sotto canestro. Ma si sta tentando di fare di più.

Il nome su cui si stanno concentrando gli sforzi della coppia Pasquali-Martino pare un ritorno come Pierpaolo Marini, guardia-ala già a Forlì nelle due stagioni 2018/19 (allenatore Giorgio Valli, poi Marcelo Nicola) e 2019/20 (con Sandro Dell’Agnello). Ma il nome di Marini non sarebbe l’unico nel mirino dei forlivesi: l’alternativa porterebbe all’ingaggio di Matteo Imbrò, play-guardia classe 1994. Ovviamente – qualora andasse tutto bene – arriverebbe solo uno dei due, fra l’altro compagni di squadra nella stagione appena conclusa proprio nella neopromossa Trapani ed entrambi rilasciati.

Problema principale: hanno entrambi un ingaggio molto alto, soprattutto Imbrò che, stando alle indiscrezioni, guadagnava oltre 200mila euro a stagione, mentre a Marini era abbastanza al di sotto di tale cifra. Quindi si tratterebbe di un esborso economico non indifferente. Magari leggermente limitabile in caso di contratto più lungo (biennale). Secondo problema: in A2 su di loro si è scatenata un’asta fra le squadre più ambiziose, e questa molteplice concorrenza non fa altro che alzare il prezzo. Forse la più interessata ai due è la Rbr Rimini: un vero e proprio derby di mercato. Dell’Agnello ritroverebbe Marini, di cui è da sempre un estimatore. Ma ci sono anche Pesaro, Udine e la Fortitudo, con i bolognesi leggermente svantaggiati dal fatto di non aver ancora scelto il sostituto di Attilio Caja.

Avendo già (quasi) in mano nel ruolo di playmaker titolare un giocatore esperto e affidabile come Tavernelli, Forlì sta concentrando le sue attenzioni sul ritorno di Marini. Ma come cambierebbe la squadra biancorossa in caso – difficile e oneroso, ben inteso – dell’arrivo della guardia-ala nata ad Atri in Abruzzo l’8 ottobre del 1993? Dalla panchina, Marini sarebbe un extralusso. Viceversa se si decidesse di farlo partire in quintetto, potrebbe cambiare il ruolo previsto per i due Usa. L’arrivo di Marini toglierebbe quasi sicuramente dai giochi il ritorno in biancorosso di Daniele Cinciarini, che non ha ancora deciso se accettare l’offerta del club di viale Corridoni per un altro anno da specialista ma con un ingaggio comprensibilmente inferiore.

Marini lasciò Forlì dopo due stagioni nell’estate 2020 per accettare l’offerta economica molto elevata da parte di Napoli, formazione con cui in quella stagione vinse l’A2: la sua prima promozione, ripetuta poche settimane fa con la maglia di Trapani. Marini ha la tendenza a tornare in squadre dove ha giocato e dove si è trovato bene: prova ne sia la seconda puntata della sua carriera a Treviglio (2016/17, poi 22/23).

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