Forlì, troppo deludenti i numeri di Harper. Nelle ultime 4 partite solo 6 punti di media

Domenica aveva 1/9 fino all’ultimo tiro. A Bologna appena 2 punti con 5 conclusioni. È rimasto sotto quota 10 ben 9 volte su 19

di SIMONE CASADEI
8 gennaio 2025
Demonte Harper, 5 punti domenica, rischia ora di finire ai margini della squadra biancorossa (Salieri)

Demonte Harper, 5 punti domenica, rischia ora di finire ai margini della squadra biancorossa (Salieri)

Forlì non può davvero prescindere dall’apporto di colui che, da quando Shawn Dawson è infortunato, è chiamato a essere il trascinatore della squadra. L’epilogo di domenica è stato sfortunato. Ma al di là dell’episodio e della relativa valutazione arbitrare, i numeri non concedono attenuanti a Demonte Harper.

Il nativo di Nashville è il giocatore più utilizzato dallo staff tecnico (29,3 minuti di media), ma contribuisce alla causa soltanto con 11,6 punti a partita. Di fatto, per segnare 2 punti impiega mediamente più di 5’. Pagando peraltro pegno con percentuali piuttosto deficitarie: appena il 36,3% di realizzazione, a fronte di più di 12 conclusioni prese ad ogni uscita. Un computo in cui peraltro incidono (in positivo) le due partite a cavallo tra ottobre e novembre. Vale a dire i 22 punti realizzati contro Livorno e soprattutto i 38 mandati a bersaglio a Rimini. Senza considerare il solo derby, le cifre di Harper scenderebbero ad appena 10,2 punti a partita. Togliendo anche il bruciante ko casalingo con i toscani, addirittura a 9,5 punti.

Del resto, nelle 19 partite disputate in maglia Unieuro (non ha saltato nemmeno un match), Demonte ha varcato la soglia soltanto dieci volte, restando sotto i 10 punti, dunque, in ben nove occasioni. Di queste ultime, ben quattro sono arrivate consecutivamente: striscia tuttora aperta. Da un mese esatto, in occasione della gara contro Cremona del 7 dicembre scorso, l’esterno americano non ha segnato più di 9 punti nel singolo match, assestandosi da allora ad appena 6 punti realizzati a gara. 24 punti in 108’ sul parquet. Ciò significa che, in una sola partita, nei 36’ contro Rimini, ha segnato ben 14 punti rispetto allo score complessivo di quattro gare.

Il momento non è dei migliori, il giocatore con ogni probabilità ne è consapevole e finisce così per assumersi anche responsabilità in misura minore rispetto a quanto invece dovrebbe. Soffermandosi sulle uscite più recenti, contro la Fortitudo ha tentato appena 5 conclusioni in 35’. Contro Nardò poche di più (8). Domenica scorsa, prima del canestro finale, tirava con 1/9 dal campo. L’apporto a rimbalzo, nonostante caratteristiche fisiche per certi versi ‘favorevoli’, è stabile a 4,5 carambole a partita. Vero è che spesso ha saputo mettersi al servizio dei compagni (4,2 assist di media), ma, per tutte queste ragioni, la valutazione media si ferma soltanto a quota 10,3. Davvero troppo poco.

I predecessori scelti nel ruolo – seppur con ‘sfumature’ leggermente differenti – nei due scorsi campionati tenevano un ritmo superiore. Vincent Sanford, nella stagione 2022/23, attaccava il ferro con più continuità e ha chiuso la regular season a 12,6 punti a partita. Ancora migliori, poi, sono i numeri di Kadeem Allen dello scorso anno, prima che l’infortunio ne interrompesse bruscamente l’ascesa. L’ex New York Knicks pungeva con tanta intensità e anche 16 punti di media. Forlì si aspetterebbe un impatto simile anche da Harper. Che invece ora rischia addirittura di finire ai margini. Verosimilmente la conferma di Toni Perkovic significa che il croato ha conquistato un posto definitivo in squadra. A questo punto uno tra Demonte Harper e Shawn Dawson, di cui la società afferma i progressi, dovrà restare fuori, a partire da domenica.

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