Forlì, vietato fermarsi: "Ma Cividale è ostica"

In Friuli (ore 20) assalto a una squadra in difficoltà e coach Martino chiede ai suoi di tener alta l’attenzione: "Loro hanno voglia di rivalsa" .

di GIANNI BONALI -
6 gennaio 2024
Forlì, vietato fermarsi: "Ma Cividale è ostica"

Forlì, vietato fermarsi: "Ma Cividale è ostica"

Le parole del coach Antimo Martino sull’atmosfera tiepida del Palafiera durante il match tra Forlì e Piacenza di sabato scorso continuano a tenere banco anche a distanza di una settimana. "Voglio dire che mi dispiace che le mie parole abbiamo creato polemiche – precisa Martino – perché non era chiaramente il mio obiettivo. Ho parlato di un’atmosfera che non ci ha aiutato a cambiare la partita, ma non volevo offendere nessuno, né i ragazzi della curva che ci sostengono e seguono ovunque, né gli altri presenti, né tantomeno chi, per scelta o impossibilità, non era presente al palasport".

Poi si dedica alla presentazione della gara contro Cividale (palla a due ore 20, PalaGesteco), con gli uomini di coach Stefano Pillastrini che "sono una squadra ostica, magari in questo momento in difficoltà, ma che ha tutte le qualità per giocare una partita importante. Sono in una fase di cambiamento che scatterà dall’incontro successivo al nostro, con giocatori in discussione e che vogliono quindi dimostrare il proprio valore. Troveremo così una situazione in cui i nostri avversari proveranno a fare il massimo per invertire questa tendenza negativa. Quindi ci vuole una grande mentalità, che tra l’altro stiamo dimostrando di avere, e bisognerà interpretare il match nel migliore dei modi". I biancorossi si presentano peraltro al completo.

Martino parla di Lucio Redivo di Cividale come di "un elemento di qualità, che ha dimostrato di poter giocare anche nella massima serie, dotato di talento e capace di fare canestri difficili. Dovremo prestare attenzione". Il coach viene anche sollecitato a esprimere un parere sul suo centro Giacomo Zilli, che "sicuramente non è in un momento positivo. In sua difesa devo dire che ha avuto dei piccoli acciacchi, ma è un professionista serio e non si è mai tirato indietro. Ha la nostra fiducia e il mio augurio è che possa iniziare a contribuire, partita dopo partita, in maniera migliore su entrambi i lati del campo. E’ una questione di brillantezza fisica e credo che Giacomo abbia bisogno di una scintilla positiva anche a livello di morale, perché in questo momento sta giocando con un po’ di sfiducia addosso".

Cividale è una compagine che, in passato, ha fatto soffrire Forlì perché "è squadra tenace, con un assetto molto atipico in quanto Eugenio Rota è un atleta particolare che spesso gioca con Giacomo Dell’Agnello e Gabriele Miani, che sono due lunghi con caratteristiche specifiche. Quando non hanno Matteo Berti in campo, hanno assetti molto dinamici e danno quindi pochi punti di riferimento, con giocatori di qualità, come dimostrato – conclude – anche nella partita di andata".

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