"I risultati non rispecchiano il valore di Reggio"

L’ex Strautins domani torna al PalaBigi con Tortona: "La Unahotels è squadra di talento, che ha molti margini di miglioramento"

di GABRIELE GALLO -
8 novembre 2024
"I risultati non rispecchiano il valore di Reggio"

L’ex Strautins domani torna al PalaBigi con Tortona: "La Unahotels è squadra di talento, che ha molti margini di miglioramento"

L’Unahotels che domani sera, al PalaBigi, affronterà Tortona, dovrà guardarsi soprattutto da una vecchia conoscenza: Arturs Strautins.

Il 26enne lettone nel vivaio della Pallacanestro Reggiana si è fatto le ossa, con l’allora Grissin Bon, nel 2014/2015, ha fatto il suo esordio tra i big e, anno dopo anno è cresciuto, sulla scorta anche di quanto appreso dalle nostre parti, fino a diventare il principale terminale offensivo dei piemontesi (quasi 14 punti di media col 40% da 3) e uno dei giocatori più impattanti in questa prima fase di stagione. Strautins, le cifre dicono che non ha mai giocato così bene…

"Sono in salute, ho ottime sensazioni, ma lo prendo come un punto di partenza. L’obiettivo è essere costante fino al termine dell’annata".

Questo rendimento così elevato è una sorpresa per lei?

"Non troppo, ma nemmeno posso dire che me lo aspettavo. E’ il frutto del lavoro di questi anni, anche durante l’estate, della mia voglia di emergere e della fiducia che sento intorno a me, da parte di tutto lo staff tecnico a partire da coach De Raffaele, con cui parlo tanto. Sono cose importanti nella maturazione di un giocatore".

Dopo gli esordi è tornato in Pallacanestro Reggiana da protagonista nell’annata 2021/2022 (9.3 di media in Serie A). Quanto hanno contato gli anni in biancorosso per diventare il giocatore che è oggi?

"Sono stati molto importanti, e non a caso conservo bellissimi ricordi. Sia le prime emozioni di quando ero molto giovane che, in particolare, l’esperienza di tre anni fa, dove abbiamo raggiunto la finale di Fiba Europe Cup e i playoff".

Il suo ricordo più bello da giocatore reggiano?

"Un po’ dolceamaro: è la sfida finale con il Bahcesehir, sia in casa che a Istanbul (dove Strautins fu tra i primattori, pur nella sconfitta, con 19 punti,ndr) per provare a vincere la Coppa. Un clima incredibile i tifosi che ci hanno sostenuto in massa, fino all’ultimo. Purtroppo resta anche l’amarezza per non avercela fatta".

Domani, come allora, ritroverà da avversario Jamar Smith…

"Giocatore fantastico, esperto, uno dei più forti che Reggio ha, e sarà certamente un protagonista del match".

Tortona ha vinto due trasferte su tre e 48 ore fa, a Bologna con la Virtus, ha avuto il tiro, pur fallito, per sconfiggerla. Quanto vi deve temere l’Unahotels che al Palabigi, per converso, è caduta già due volte?

"Sinceramente credo che i risultati, sinora, non rispecchino il reale valore di Reggio, che secondo me ha margini di miglioramento. Dovremo perciò stare molto attenti, essere intensi per tutti i quaranta minuti, mettere il corpo in ogni azione, con decisione".

Che opinione si è fatto di Winston e compagni?

"Che hanno parecchio talento nel settore esterni. Sotto canestro c’è tanta forza e atletismo. Ed è una squadra che ho visto giocare molto bene, in diverse fasi di alcune partite".

Nel suo percorso di carriera ha avuto come coach a Reggio Attilio Caja e, con la nazionale lettone ha Luca Banchi, a cui mercoledì sera stava per fare un brutto scherzo. Quanto le sono stati utili in carriera?

"Molto. Con Caja mi sono trovato davvero molto bene, e per quanto riguarda Banchi credo che non solo io, ma tutti i miei compagni di Nazionale e, direi, tutto il nostro Paese, gli deve molto. La recente cavalcata ai Mondiali, con quell’incredibile quinto posto conquistato ha reso orgoglioso tutto il nostro popolo. Con lui abbiamo fatto tutti un bel salto di qualità, parlando di aspetto tecnico".

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