Il commento. Risolto un problema. Ma se ne manifesta subito un altro

Coach Martino ha trovato una soluzione temporanea al problema di una nuova identità per Forlì, ma la squadra è ancora corta e leggera. La mossa decisiva è stata quella di impiegare Xavier Johnson come centro e un falso lungo insieme a lui.

24 ottobre 2023

Nel derby contro Rimini coach Antimo Martino ha azzeccato la mossa decisiva ma non (ancora) la strada per definire una nuova, diversa identità. Il punto è che Zilli e Pascolo sono stati in difficoltà al PalaDozza e ancor più domenica. Il problema è semplice: tre lunghi su quattro non hanno abbastanza tiro e dunque agevolano le difese a riempire l’area (Valentini quello che ne sta risentendo di più...). Il rimedio può essere impiegare Xavier Johnson come centro e un falso lungo insieme a lui. Se lo affianca Todor Radonjic, Johnson ha spazio per far valere il suo atletismo in area, può attaccare uno contro uno e ha perfino più senso una sua conclusione da tre.

La mossa, già evidente, è diventata macroscopica quando Radonjic ha commesso il 5° fallo: a quel punto l’ala forte (quanto mai tattica) è diventato Pollone, situazione non inedita ma nella scorsa stagione piuttosto rara. Zilli e Pascolo? Mai più rientrati. Al loro posto, Radonjic si sta dimostrando più maturo di un anno fa. Mentre Pollone è un difensore superbo e limita i danni anche in post basso e a rimbalzo.

Il campo, fin qui, ha detto che questo è l’assetto migliore. Ma, se è vero che Forlì ha tanti motivi per esultare dopo il derby (classifica, rivalità, passione), deve tener conto che non ha risolto i problemi, semplicemente ne ha palesati di nuovi. È sostenibile che Zilli e Pascoli, acquisti estivi, stiano seduti due terzi di partita? Tra le big, Forlì si rivelerebbe paradossalmente corta e leggera. Un rebus di non facile soluzione.

Marco Bilancioni

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