Il derby di Middleton: "Penso ancora al 1993"

Sabato c’è Rinascita-Fortitudo, l’assistente di Ferrari era in campo trent’anni fa "Perdemmo con Bologna e retrocedemmo per una decisione arbitrale scellerata".

5 ottobre 2023
Il derby di Middleton: "Penso ancora al 1993"

Il derby di Middleton: "Penso ancora al 1993"

Larry Middleton la vive ormai con serenità, ma quando qualcuno gli ricorda l’episodio non può far altro che stupirsi, sgranare gli occhi e non credere a quello che è accaduto. I fatti. 9 maggio 1993, Paladozza. La partita è Mangiaebevi – Marr, vale a dire Fortitudo – Rimini. Sono i playout tra A1 e A2, concetto ormai agée ma 30 anni fa decisamente avvincente. Bologna è a +2 e ha il possesso, Federico Pieri sbaglia il libero dell’1+1 (altra norma leggendaria) e Calbini vola dall’altra parte, giocando un po’ col cronometro e poi consegnadola a chi la doveva avere: Middleton. Larry aziona le gambe, penetra sulla linea di fondo e trova l’aiuto di Comegys, che lascia solo Israel. L’americano, invece di tirare, sceglie giustamente di servire il compagno piazzato sottocanestro, che va al tiro in mezzo a una tonnara di contatti dubbi. A quel punto si entra nel surreale, perché credere alla corrispondenza tra fischiata e realtà è piuttosto complicato. Il suono del fischietto arriva ed è quello di Pietro Pallonetto, che indica i tre secondi del brasiliano e consegna la rimessa alla "F". Biancorossi scioccati, Middleton che si mette le mani nei capelli e Bologna che va a spendere gli ultimi secondi di match con l’iconica schiacciata di Comegys che scatena l’invasione della Fossa. Bologna in A1 e Rimini in A2. Larry oggi, 30 anni e qualche mese dopo, non mostra rancore. Lo stupore però è rimasto. "Una fischiata poco felice, del cavolo diciamo – commenta l’americano, ora nello staff tecnico di Rbr –. Poco da dire, ci è costata la A1. In campo eravamo sorpresi, stupiti, nessuno si aspettava una decisione di quel tipo. Noi il nostro l’avevamo fatto. Ho rivisto Pallonetto (poi mancato nel febbraio 2021) qualche anno dopo. Ci si saluta, si porta rispetto. È andata così, fine".

La sfida tra Fortitudo e Rimini si rinnova sabato, quando squadra e Fossa si presenteranno al Flaminio per la seconda giornata di campionato. "L’attuale Bologna è una squadra importante, guidata da un ottimo allenatore come Caja", avverte Middleton. Tutto torna. Contro chi ha giocato la sua ultima partita in Serie A Rimini? Contro la Fortitudo, al Paladozza. 6 maggio 2001, quella volta fu Paf-Vip. Negli "altri" c’erano Myers e Fucka, impresa impossibile (88-75). E l’ultima in Legadue prima della Rinascita degli ultimi anni? Contro Veroli nei quarti playoff, con Caja al timone di Rimini (2011). Sabato l’"Artiglio" torna in città e con lui una grande squadra. "Il Flaminio è sempre vivo, figuriamoci cosa potrà succedere in una partita come questa – prosegue Middleton –. Noi saremo pronti ad accogliere la sfida, pur se siamo ancora in fase di sviluppo. Presto per giudicare. Quello che auguro a questa squadra è di stare in salute. Al momento siamo un po’ acciaccati ma non ci tiriamo certo indietro". Chi ha bucato la prima a Piacenza è stato Derrick Marks. "Ma di lui abbiamo piena fiducia – ribatte Larry –. È un professionista serio e sta entrando piano piano nei meccanismi di squadra. È equilibrato nell’approccio e questo è un gran pregio, verrà fuori sicuramente". Non può mancare, da parte della leggenda biancorossa, un commento sulla crescita di Scarponi. "È un gran lavoratore e questo è fantastico. Quando esco dalla palestra dopo aver fatto i fondamentali con lui ho sempre il sorriso, è un piacere vederlo crescere. Ogni giorno migliora". Larry, l’"Artiglio", Rimini, la Fortitudo, il Barrio, La Fossa. Non è un sabato qualunque.

Loriano Zannoni

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