Il protagonista della vittoria su Piacenza con 15 punti e 7/7 al tiro. Pascolo: "La tripla che ho segnato?. Mi alleno, voglio migliorare ancora»
A quasi 34 anni, l’ala-pivot racconta il suo canestro più bello di domenica "Ci sto lavorando".
A due settimane dai suoi 34 anni – li compirà sabato 14, giorno del derby a Bologna – Davide Pascolo, che in stagione ha 7 punti e 6 rimbalzi di media con il 64% da due, contro l’Assigeco ha sfoderato un mix di spettacolarità e sostanza: 15 punti in 22 minuti con 6/6 da due, 1/1 da tre, 4 rimbalzi e 4 stoppate.
Pascolo, senza dubbio un’ottima gara. La sua seconda stagionale in doppia cifra, con il massimo fin qui per punti segnati.
"Ho cercato di dare una mano alla squadra, poi ho anche segnato, delle volte mi riesce, altre purtroppo meno".
Però non siete partiti bene. Come mai?
"Abbiamo iniziato un po’ contratti, merito sia dell’aggressività di Piacenza, sia di alcuni tiri sbagliati in attacco che ci hanno messo un po’ in difficoltà. Poi però siamo stati bravi a reagire soprattutto in difesa e con i rimbalzi in attacco di Magro. Da quel momento, anche se la partita è rimasta in bilico e anche se non abbiamo dato la mazzata definitiva all’avversaria, abbiamo sempre tenuto in mano l’inerzia. Avremmo dovuto chiuderla prima, ma Piacenza non ha mai smesso di lottare".
Perché non riuscite a fare i break decisivi?
"Se lo sapessi avrei la soluzione. In realtà siamo poco cinici e ancora un po’ troppo altalenanti. Dobbiamo capire che anche se non siamo brillanti in attacco la compattezza in difesa non deve mai mancare".
In attacco non ha sbagliato nulla e in difesa ha cancellato Grimes...
"Non l’ho cancellato, diciamo che ho cercato di limitarlo, anche grazie all’aiuto dei compagni, mentre in attacco è andata bene".
La sua bomba, quella per il 73-63 a inizio quarto periodo, è stata molto bella: ha ricevuto marcato da Bonacini, ha palleggiato per andare in entrata, poi ‘step-back’ e tiro...
"Finalmente è entrata, finora in stagione ne avevo sbagliate cinque. Spero di essermi sbloccato e di farne altre perché è un tiro su cui lavoro in allenamento".
Ne segnò un’altra l’anno scorso a Rimini, canestro importante a 2’ dalla fine che tagliò le gambe ai riminesi...
"È vero, me lo ricordo. Ecco, quest’anno una l’ho già segnata, speriamo di metterne altre".
Su cosa le piacerebbe migliorare?
"In attacco proprio nel tiro da tre per essere più vario. In difesa, invece, vorrei cercare di saper leggere qualche situazione difensiva con un po’ d’anticipo".
È un’impressione oppure il vostro attacco sta migliorando? A Milano 82 punti segnati, contro Piacenza 88.
"Forse è dovuto al fatto che da due settimane ci stiamo allenando con continuità. E questo agevola anche l’inserimento di Perkovic che praticamente da quando è arrivato si è dovuto inserire giocando e basta. Perché giocare è divertente, ma allenarsi aiuta molto a costruire certi equilibri. Però anche se l’attacco è importante, la nostra forza deve essere la difesa, dalla cui compattezza deve discendere quello che facciamo dall’altra parte".
Pascolo, l’Unieuro ha 8 vittorie e 6 sconfitte ed è sesta. Se avesse battuto Livorno, sarebbe 9-5. Considerato tutto quello che è successo, è un cammino positivo o no?
"Certamente positivo, ma è troppo presto per fare bilanci. Il campionato è molto difficile e impegnativo e il nostro cammino è stato un po’ altalenante. Sono certo che se avremo l’umiltà di restare uniti, compatti e concentrati e di pensare solo una partita alla volta potremo toglierci delle belle soddisfazioni".
Quindi nessun pensiero alle prossime 5 gare alla portata da qui alla fine del girone d’andata?
"No, testa all’incontro di sabato a Cremona e basta. Anche perché pensare troppo avanti non ha mai fatto bene".
Stefano Benzoni
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