Il retroscena. L’idea del ricorso contro l’errore, poi non presentato

L’intenzione, almeno lì per lì dopo la bruciante sconfitta contro Rieti, c’era eccome. Poi, a mente fredda, il ricorso che...

di Redazione Sport
8 gennaio 2025

L’intenzione, almeno lì per lì dopo la bruciante sconfitta contro Rieti, c’era eccome. Poi, a mente fredda, il ricorso che l’Unieuro avrebbe voluto fare contro il risultato dell’incontro non è stato presentato.

La procedura è la seguente: subito dopo la fine di qualsiasi incontro il capitano di una squadra può, se ritiene che il risultato sia stato viziato da qualche chiaro errore da parte del tavolo o arbitrale, firmare l’apposita casella in calce al referto di gara. Questa firma è il primo passo per presentare ricorso al Giudice Sportivo contro il risultato della gara. Dopo questo primo atto, la società deve presentare le prove – foto, video o altro – per sostenere il ricorso entro le ore 12 del giorno successivo all’incontro. In assenza del passo successivo, il ricorso viene automaticamente dichiarato inammissibile dal Giudice Sportivo. Ed è proprio questo che è successo nella notte di domenica e nella mattinata di lunedì.

Insomma, la società avrebbe valutato un ricorso contro la decisione arbitrale che ha considerato da 2 l’ultimo tiro di Demonte Harper che invece a molti è parso da tre: in tal caso ci sarebbe stato un supplementare da giocare. Il problema è che è molto difficile correggere una decisione sul campo, benché errata. Va ricordato che, a proposito di beffe, nel novembre 2017 Forlì perse al supplementare una partita in cui a Ferrara vennero concessi 3 punti per un canestro da sotto, nei tempi regolamentari, per un mero errore umano dei segnapunti. È stato l’ultimo capitolo di una domenica davvero da dimenticare in casa forlivese.

Stefano Benzoni

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