In casa Rbr inizia l’era Dell’Agnello: "Qui per vincere, a partire da Nardò"
Il nuovo coach biancorosso si presenta: "Voglio determinazione da parte di tutti e organizzazione difensiva. Abbiamo 25 partite per definire la classifica e io non vedo l’ora di esordire davanti ai tifosi del Flaminio".
Serio, tranquillo, determinato. Consapevole che, più di qualsiasi altra cosa, conta la partita di domani a Nardò. Mostra pragmatismo e voglia di entrare completamente nel mondo Rbr, Sandro Dell’Agnello. Con tre allenamenti settimanali alle spalle, non ancora di certo tantissimi, ma anche con la voglia di abbracciare al più presto la città in occasione della partita interna del turno successivo.
"Sono entusiasta di essere stato chiamato e scelto da Rimini – dice il nuovo coach di Riviera Banca -. La piazza è ambita, la società è organizzata e l’ambiente ribolle di pallacanestro. Nel periodo in cui sono stato fermo ho avuto modo di vedere tante partite e quelle del Flaminio mostravano sempre un ambiente super. Mi spiace iniziare in trasferta, non vedo l’ora di salutare i tifosi nel nostro palazzetto per la prossima partita interna". Dell’Agnello affronta poi il tema squadra. "Ferrari è un allenatore eccellente ma il nostro lavoro è impietoso. In questi primi allenamenti ho trovato una squadra in forma e coesa, con coinvolgimento totale da parte di tutti i giocatori. La mia pallacanestro? Ho avuto la fortuna di essere allenato dai più grandi coach della mia epoca e credo sempre che la cosa più importante sia la determinazione con cui si portano avanti le cose. Voglio organizzazione difensiva, innanzitutto, e poi un attacco che sia capace di sfruttare capacità e peculiarità dei singoli giocatori. Tutti dicono "Io voglio vincere", ma pochi poi sono capaci a farlo. Dare il 110% è un buon inizio".
Il territorio di caccia della nuova Riviera Banca di Dell’Agnello sarà quello di una A2 in cui le lepri stanno andando forte alla ricerca del miglior posizionamento per i playoff. "Il livello è elevatissimo – ammette il nuovo timoniere biancorosso – e le squadre sono super attrezzate. Quello che dico è che mancano 25 partite a decidere chi farà i playoff e ne dobbiamo giocare una alla volta. Quel che conta, al momento, è solo la prossima, quella di Nardò. Andiamo là con l’idea di vincere. Ho trovato grande disponibilità da parte dei giocatori. Gli americani? Mi aspetto molto da loro così come da tutti gli altri, non ne faccio una questione di passaporto. Ho molta fiducia nel roster che ho trovato". La parte oscura della luna, a parte la classifica che è nota a tutti, risiede nelle non perfette condizioni di alcuni elementi: Johnson, col perdurante fastidio al ginocchio, e Tassinari, col risentimento all’inguine. "Chi sarà il leader? Ho delle idee, ma sono Sandro Dell’Agnello, non Mosè che ha aperto le acque. Vedremo se quello che penso sarà confermato dai fatti".
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