Interviste: coach Betti. "Complimenti a loro: erano favoriti e ce l’hanno fatta. Bravi i miei ragazzi e il nostro pubblico è straordinario»
Paolo Betti, visibilmente commosso, elogia la corazzata avversaria dopo la sconfitta della Mens Sana. Riconosce il valore della squadra e l'attaccamento straordinario dei tifosi, nonostante la delusione per non aver vinto.
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"Complimenti a loro: erano favoriti e ce l’hanno fatta. Bravi i miei ragazzi e il nostro pubblico è straordinario"
Con gli occhi gonfi di lacrime Paolo Betti (nella foto) ieri ha parlato dopo l’ultima garadella Mens Sana, battuta da una corazzata ma capace di arrivare a giocarsi il quinto atto contro ogni pronostico iniziale. "Ci tengo a fare i complimenti a chi ha vinto perché sono partiti con i favori del pronostico fin dall’inizio e li hanno rispettati anche se non sempre è facile farlo. Hanno dimostrato di essere la squadra più forte di tutte e gliene va dato atto". Poi sui suoi. "Noi siamo arrivati a gara 5 e avevamo onestamente anche assaporato il gusto di festeggiare, peccato. Il black out nel terzo quarto? Mi viene da pensare anche ai meriti loro. Hanno segnato quei canestri che in gara 4 non erano entrati, come quello di Banchi su Sabia ad esempio. Per questo dico bravi anche ai nostri ragazzi anche pure quando erano sotto di 18 sono rientrati a -9 e con Pannini abbiamo avuto la palla del -6 a 2’ dalla fine".
Il capitano ha giocato ma non era nelle migliori condizioni visto il problema alla caviglia rimediato mercoledì. "Lui è stato straordinario perché ha giocato solo in quanto vero capitano. Non era in condizione ma ci ha provato come era giusto che sia". Poi sulla cosa più bella e rara che c’è stata in questa annata. "L’attaccamento della gente è qualcosa che onestamente non mi aspettavo – ha ammesso Betti - almeno non così. Ad inizio stagione avevo detto ai ragazzi che avremmo dovuto fare più del nostro massimo perché se fossimo riusciti a fare bene qui con questa maglia avremmo potuto avere indietro un affetto incredibile. La Mens Sana è qualcosa di storico e lo sappiamo ma non mi aspettavo di ricevere indietro questo tipo di affetto e di vedere quasi tremila persone al palazzetto. Siamo una squadra di serie C, composta dalla maggior parte di gente che lavora tutto il giorno, di ragazzi che studiano e questo affetto ed amore che la gente ci ha dimostrato non riesce neanche a descriverlo".
g.d.l.
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