Interviste: coach Paolo Betti. "Complimenti all’avversario che ci è stato superiore. La sconfitta deve essere uno stimolo per lavorare di più»

Dopo la sconfitta nel derby, il coach Paolo Betti analizza i problemi della squadra e l'infortunio di Iozzi. Riconosce la superiorità tecnica del Costone e l'importanza del sostegno dei tifosi nonostante la deludente prestazione.

11 marzo 2024
"Complimenti all’avversario che ci è stato superiore. La sconfitta deve essere uno stimolo per lavorare di più"

"Complimenti all’avversario che ci è stato superiore. La sconfitta deve essere uno stimolo per lavorare di più"

Dopo il ko nel derby coach Paolo Betti analizza con lucidità la sconfitta dei suoi, che hanno pagato a caro prezzo una serata in cui sostanzialmente non ha funzionato nulla e conclusa con l’infortunio di Iozzi. "Vedremo come sta, sperando non sia niente di grave perché abbiamo già Prosek che si è fatto male nel finale contro Prato e oggi abbiamo dovuto utilizzarlo col contagocce. Ma ciò non centra nulla con la partita, quando si analizza una sconfitta del genere bisogna dare il merito agli avversari che sia in attacco che in difesa non ci hanno mai permesso di trovare un vantaggio. Questa sconfitta deve essere uno stimolo per lavorare ancora di più e farci capire il valore di ciò che abbiamo fatto fino ad ora. Questa partita ha dimostrato che il Costone ha una superiorità tecnica, fisica e di esperienza su come stare in campo nei momenti in cui le partite contano davvero evidente. Quando poi vai un po’ fuori dalla partita dal punto di vista mentale cerchi di tenere in piedi la baracca da solo e a turno tutti questa sera ci hanno provato dimenticandosi di giocare di squadra e di provare ad eseguire i giochi". Tantissimi, nella pessima serata, gli errori dalla lunetta. "Il risultato non è mai stato in discussione ma quando eravamo sotto di 12/13 punti abbiamo sbagliato sette tiri liberi che poteva aiutarci anche mentalmente. Ma non è andato bene niente non solo quello". La cosa più bella della pessima serata biancoverde al PalaOrlandi l’applauso e l’abbraccio dei tifosi, ieri forse qualcosa più di encomiabili come atteggiamento e costanza nonostante prestazione e passivo finale. "Ci sentiamo amati e coccolati da una tifoseria che alla fine si è alzata per applaudirci dopo una brutta partita in cui abbiamo dimostrato di essere un paio di giri dietro ai nostri avversari. Quell’applauso finale ci da la fiducia per continuare a lavorare e ci fa capire che qualcosa di importante fin qui lo abbiamo fatto".

g.d.l.

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