La favola Briantea84. Il club paralimpico di Cantù vince la nona Coppa Italia: "Trionfo che va oltre lo sport»

Il presidente Tomaselli racconta i segreti della squadra di basket in carrozzina "L’ultimo trofeo era un traguardo dichiarato visti i tanti rinforzi inseriti. Ma il nostro scopo è anche diffondere valori come inclusione e tifo positivo".

di ALESSANDRO STELLA -
1 febbraio 2024
Il club paralimpico di Cantù vince la nona Coppa Italia: "Trionfo che va oltre lo sport"

Il club paralimpico di Cantù vince la nona Coppa Italia: "Trionfo che va oltre lo sport"

Tra successi sportivi e un anniversario storico, per la Briantea84 Cantù questi sono giorni da ricordare. La società sportiva paralimpica canturina, fondata nel 1984 da Alfredo Marson, è nota soprattutto in Brianza per il suo costante impegno di promozione dello sport per le persone affette da disabilità. Oltre 170 atleti tesserati e cinque aree sportive di riferimento ma il vero fiore all’occhiello è il basket in carrozzina misto uomini e donne, disciplina nella quale Briantea spicca in Italia e anche in Europa. Dal 2022 la società è guidata dal Presidente Gianantonio Tomaselli che ora si racconta, tra la recente vittoria della nona Coppa Italia, l’organizzazione casalinga di uno dei gironi di Champions Cup e i 40 anni dalla fondazione di Briantea84.

Presidente Tomaselli lo scorso weekend avete conquistato la Coppa Italia…

"Sono molto contento. Era un traguardo dichiarato visto anche i rinforzi che abbiamo inserito in squadra ad inizio stagione, però le avversarie erano tutte molto determinate. Noi abbiamo mantenuto i nervi saldi vincendo meritatamente. Voglio rendere merito soprattutto al nostro allenatore Josef Jaglowski per la sua capacità di guidare la squadra e alla nostra giocatrice Anne Patzwald che pur avendo problemi fisici ha tenuto testa ad atleti maschi molto forti. Una delle cose belle del nostro sport è la possibilità di far giocare insieme uomini e donne".

Il prossimo weekend organizzerete uno dei gironi di Champions Cup. Cosa rappresenta questo per voi?

"È una grande soddisfazione, anche perché gli standard della Federazione Internazionale di Basket in Carrozzina sono ben più alti rispetto a quelli delle società italiane che sono amatoriali. È un onore poterci mettere al servizio della Federazione che da sempre riconosce la nostra serietà organizzativa. Sul campo poi proveremo a portare a casa il trofeo che è l’unico che ci manca e per onorare la memoria del nostro fondatore Alfredo Marson scomparso nel 2022. È anche per lui che abbiamo ricostruito una squadra forte quest’anno. Certo vincere in Europa non sarà facile. Le squadre spagnole e tedesche sono davvero forti, ma noi lotteremo fino alla fine".

Oltre all’aspetto sportivo Briantea è un riferimento a livello sociale. Quali sono i vostri valori principali?

"Noi basiamo la nostra attività sull’inclusione e sulla valorizzazione sportiva e sociale di ogni singolo individuo che indossa la nostra maglia. Ma il nostro scopo è anche quello di diffondere questi valori alle famiglie dei nostri atleti e ai nostri avversari. Facciamo inclusione senza distinzione di sorta. Crediamo poi molto nel “tifo positivo“, cioè un approccio basato sul fair play e sulla possibilità di giocare per stare insieme e conoscere nuove persone. Infine puntiamo sulla sensibilizzazione dei ragazzi: ogni anno Briantea fa circa 80 incontri nelle scuole del territorio incontrando più di 4000 giovani. L’obiettivo è quello di far capire che la disabilità non è un qualcosa che compromette per forza la possibilità di vivere, sia per chi ce l’ha, sia per chi gli sta intorno".

Nel 2024 Briantea compie 40 anni: cosa significa per lei?

"Io mi sento custode di un patrimonio pubblico. E mi sento responsabile di dover continuare in futuro a diffondere i valori della mia società tra la comunità brianzola, sperando anche di poter ispirare altre realtà a replicare ciò che facciamo noi. Puntando magari su discipline e luoghi diversi. A breve uscirà un documentario sulla storia di Briantea che spero possa essere di ispirazione per molti".

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