La Nazionale dell’argento olimpico a Prato. Basile e gli altri: storia di un’impresa epica

I campioni protagonisti al Beste Hub nell’evento che ha voluto celebrare i 20 anni dello storico risultato. Racconti, aneddoti, emozioni

11 aprile 2024
La Nazionale dell’argento olimpico a Prato. Basile e gli altri: storia di un’impresa epica

La Nazionale dell’argento olimpico a Prato. Basile e gli altri: storia di un’impresa epica

Sembravano ragazzini felici di ritrovarsi dopo tanto tempo. Gianmarco Pozzecco l’ha definita addirittura una squadra di "scappati di casa". Non a caso, il cameratismo della Nazionale azzurra del 2004, oltre al talento dei protagonisti scesi sul parquet, è stato senza dubbio il segreto dell’argento olimpico conquistato ad Atene. Un risultato che rappresenta la vetta più alta per il basket nostrano assieme all’altro secondo posto ottenuto alla kermesse a cinque cerchi di Mosca nel 1980 e che è stato celebrato lunedì al Beste HUB | Monobi, in occasione dei 20 anni dall’impresa in Grecia (anche se la ricorrenza cadrà ad agosto). Prato è diventata quindi per qualche ora l’ombelico del mondo della pallacanestro italiana, con tantissimi personaggi di spicco del movimento, fra i quali il presidente della Lega Basket Umberto Gandini, e tutti i giocatori che hanno partecipato alla spedizione, ossia Nikola Radulovic, Gianluca Basile, Giacomo Galanda (capitano della selezione, nonché primo promotore dell’iniziativa), Matteo Soragna, Denis Marconato, Gianmarco Pozzecco (attuale commissario tecnico della Nazionale), Alex Righetti, Rodolfo Rombaldoni, Massimo Bulleri, Michele Mian, Roberto Chiacig. Unici assenti, oltre al presidente federale Gianni Petrucci, Luca Garri e l’allenatore di allora, Charlie Recalcati.

Invitati per l’occasione anche Alessandro Cittadini e Davide Lamma (facenti parte del gruppo che nel 2003 ottenne l’accesso olimpico con il bronzo agli Europei), insieme a tutti coloro che hanno lavorato per questo straordinario traguardo. Alla presenza del padrone di casa Matteo Santi, titolare assieme al fratello Giovanni di Beste, e del sindaco Matteo Biffoni, durante la chiacchierata condotta dal giornalista di Sky Sport Alessandro Mamoli, non sono mancati gli aneddoti, prima delle premiazioni e della cena di gala. "Se avessimo avuto un giorno in più di riposo fra la vittoria con la Lituania e la finalissima con l’Argentina? Con i se e con i ma non si fa la storia, ma finimmo la semifinale a mezzanotte – il ricordo di Basile, eroe con i suoi ‘tiri ignoranti’ contro i lituani – Io poi venni via alle 2 a causa dell’antidoping". E poi il Poz: "Eravamo una Nazionale di sfigati, avevamo misere aspettative. Ma abbiamo conquistato la semifinale e lì il Baso ha cominciato a segnare ogni tiro. E il resto è storia".

Francesco Bocchini

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