La promessa del Matelica: "Ho mille motivazioni"
Basket A2, la diciottenne Gloria Offor è cresciuta nel vivaio dell’Halley Thunder "Ogni giorno in allenamento non mi risparmio: voglio migliorare sempre".
Prodotto del vivaio matelicese - e quindi strettamente legata al territorio – la diciottenne Gloria Offor è da tre stagioni un elemento importante della Halley Thunder nel campionato di serie A2 femminile di basket. Coach Domenico Sorgentone l’ha fatta partire in quintetto nelle ultime giornate e lei ha risposto "presente".
Offor, partiamo dall’inizio: quando ha cominciato a giocare a basket?
"Avevo solo 4 anni ed ero appena arrivata in Italia, qui a Matelica, dalla Nigeria. Mio fratello Anthony, due anni più grande di me, iniziò a giocare a minibasket con la Vigor Matelica, gli allenatori videro che anch’io ero molto alta per l’età e mi invitarono a provare. Da lì è iniziata la grande passione per la pallacanestro".
Ha parlato della famiglia, come è avvenuto il trasferimento in Italia?
"Siamo originari di Ikenga, nell’Anambra, uno dei 36 stati della Nigeria, situato nel centro-sud. Mio padre venne a lavorare a Matelica e dopo qualche anno, nel 2009, ci siamo ricongiunti e trasferiti qui anche noi: mia mamma, io e mio fratello. Poi a Matelica nel 2012 è nata mia sorella Maria Stella. Mio fratello Anthony attualmente gioca nella seconda squadra della Vigor in Divisione regionale 1".
Oltre a giocare a basket, cosa fa e chi è Gloria Offor?
"Frequento l’ultimo anno delle Superiori a Camerino, Scienze umane. Per gli studi universitari ho un paio di idee: Giurisprudenza o Scienze motorie, ma devo ancora decidere. Che tipo sono? Posso sembrare una seria al primo impatto, ma in realtà sono molto allegra e mi piace portare il sorriso alla gente".
Qual è il suo ruolo preferito?
"La mia altezza è di 178 centimetri, il mio ruolo è numero “4“ o “5“. Sto dando il mille per cento sia in allenamento che in partita per migliorare e credo che questo il coach lo stia vedendo. Ho ancora tanto da imparare. Sto lavorando per progredire nell’uso della mano sinistra e per allungare il raggio di tiro. Avere nel mio stesso ruolo una compagna di grande esperienza come Carolina Sanchez mi sta aiutando molto, i suoi consigli sono utili per correggermi e migliorare".
Qual è la partita che ricorda con maggiore emozione?
"Senza dubbio quella del 21 gennaio scorso, quando abbiamo vinto con Selargius e sono riuscita a segnare 15 punti e a prendere 22 rimbalzi nei 23 minuti in cui sono stata in campo. Alla fine quasi non ci credevo. Ho visto e rivisto quella partita decine di volte".
Parlando della squadra, si aspettava un inizio di stagione così vincente?
"Ero certa fin dall’estate che sarebbe stato un buon gruppo, vista la qualità delle giocatrici ingaggiate dalla società. Il livello della squadra è stato alzato e, anche se nelle ultime giornate abbiamo avuto due assenze importanti come Pepo Gonzalez e Iliyana Georgieva, abbiamo dimostrato di avere una struttura in grado di competere".
m. g.
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