La Rinascita vince anche a Cremona. È un blitz che profuma di playoff
La cavalcata continua: il decimo successo in 12 partite arriva col brivido, decisivi Tomassini e la difesa
FERRARONI CREMONA
56
RIVIERA BANCA RIMINI
64
CREMONA: Shahid 14 (2/5, 2/8), Cotton 13 (4/11, 1/2), Tortù 5 (2/8, 0/5), Coti 2 (1/1, 0/2), Magro 3 (0/5, 1/3), Vincini 2 (1/8), Musso 3 (0/5, 1/3), Sabatino 7 (3/4, 0/2), Timperi 6 (1/2, 0/1), Grassi ne, Biaggini ne, Benetti ne. All.: Bechi.
RIMINI: Tassinari 5 (0/1, 1/2), Marks 8 (3/7, 0/1), Anumba 10 (5/5), Johnson 13 (3/8, 2/6), Simioni 6 (2/3, 0/1), Tomassini 13 (3/3, 2/7), Grande (0/4, 0/2), Masciadri 5 (1/2, 1/2), Scarponi 2 (1/3), Pellegrino 2 (1/1), Abba ne. All.: Dell’Agnello.
Arbitri: Radaelli, Tallon, Spessot
Parziali: 15-14, 24-34, 44-56.
Note - Tiri liberi: Cremona 16/20, Rimini 8/11. Rimbalzi Cremona 40 (Cotton 9), Rimini 45 (Johnson 11). Assist Cremona 7 (Tortù 2), Rimini 12 (Tomassini 4).
RivieraBanca questa volta la vince con la difesa, la spunta a Cremona lasciando la JuVi a 56 e sopperendo a un quarto periodo horror in attacco, con solo 8 punti segnati. Un successo col brivido, perché dal +12 a 7 minuti dal gong, i biancorossi hanno visto il margine sgretolarsi possesso dopo possesso, fino a momenti in cui i lombardi hanno avuto nelle mani il tiro del -1. A deciderla l’ennesima giocata di gran classe di un Tomassini, che col palleggio, arresto e tiro infila il +6 a -1’20’’ che non sarà più recuperato. Fondamentale per rimanere sesti e tenere dietro la muta di bracchi (Cento, Piacenza e Cividale) a caccia dei playoff. A Cremona la gara inizia in maniera sonnolenta per Rbr, che al 5’ è sotto di 6 (10-4) e s’interroga sulle difficoltà di un match fondamentale. Marks sta bene, ma i due falli lo tolgono presto dal match e in attacco allora ci pensa la pattuglia di italiani, brava a tenere attaccata una Rimini che ancora deve carburare (15-14 al 10’). Nel secondo quarto si scatena Johnson, che con Anumba e Simioni segna la totalità dei punti riminesi in questo spicchio di gara. Sul tap-in allo scadere di JJ è massimo vantaggio (24-34), un +10 in cui è evidente il marchio di una difesa che dal 5’ al 20’ ha concesso appena 14 punti. Di ritorno dagli spogliatoi RivieraBanca sembra poter scappar via, sale sul 27-43 e sbaglia il contropiede del possibile +18. Lì Cremona capisce che può rimanere ancora a galla e infatti lo fa. Non recupera del tutto nel terzo periodo (44-56 al 30’), ma non affonda grazie a Shahid e Cotton, i due esterni americani. Nel quarto periodo non si segna mai e oggettivamente Rbr sembra poter controllare, ma Magro e Tortù non ci stanno. I due sono l’anima del recupero locale, che si concretizza nel 56-60 a 3’15’’ dalla sirena. Tutto da rifare, con Rbr che deve vincerla ancora una volta. Lo fa, aggrappandosi a una difesa eccellente di tutti gli uomini in campo e al canestro di Tomassini che firma il +6. Rimini festeggia e fa bene, perché è una vittoria (la decima in 12 partite) d’importanza incalcolabile.
Loriano Zannoni
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