La San Giobbe ci prova senza successo. Roseto dimostra di essere superiore

La capolista Roseto batte Chiusi 97-76 con una prestazione dominante. Renzi segna 30 punti ma non basta contro il gioco da tre punti di Roseto.

15 novembre 2024
La San Giobbe ci prova senza successo. Roseto dimostra di essere superiore

La capolista Roseto batte Chiusi 97-76 con una prestazione dominante. Renzi segna 30 punti ma non basta contro il gioco da tre punti di Roseto.

ROSETO

97

CHIUSI

76

ROSETO: Durante 8, Stankovic, Aukstikalnis 19, Donadoni 8, Dellosto 7, Guaiana 17, Tsetserukou 8, Pastore 8, Traini, Tiberti 8, Sacchetti 14. Allenatore Gramenzi.

CHIUSI: Baldi 8, Criconia 10, Ceparano 3, Renzi 30, Longetti, Chapelli 1, Ius 2, Gravaghi 7, Raffaelli 5, Rasio 10. Allenatore Pancotto.

Arbitri: Guercio, Antimiani.

Parziali: 28-17, 56-40, 74-57.

ROSETO – Sonora sconfitta per la San Giobbe sul campo della capolista Roseto. Alla vigilia probabilmente chiunque avrebbe firmato per tirare 15/36 da tre punti in casa della prima della classe; solo che poi a questo dato va aggiunto il 13/26 ai liberi e la montagna di palle perse (22). Numeri su cui Roseto capitalizza senza problemi la superiorità dimostrata finora: undici vittorie in altrettante partite e sei lunghezze di vantaggio sulla seconda piazza. 30 punti (con 8/11 da tre) e 10 rimbalzi per Renzi, ma non bastano per arginare la formazione abruzzese. La cui partenza fa subito intuire il tipo di serata: due bombe di Sacchetti per un repentino 8-0, controparziale Bulls firmato da Raffaelli e Renzi (8-6). Si gioca solo da fuori la linea dei tre punti: i primi otto possessi biancorossi coincidono con altrettante conclusioni dalla lunga distanza. Uno sporadico tentativo da due arriva dopo sei minuti di gioco, con la firma di Rasio (nella foto), che converte anche il tiro libero aggiuntivo (16-15). Anche Roseto non si fa pregare quando c’è da sparare dall’arco: Donadoni e Aukstikalnis infilano i siluri che valgono il 22-15, poi il lituano bissa la prodezza per il +8 (25-17). Va a segno anche l’ex Dellosto, pure lui dai 6,75 (28-17). +14 Roseto in apertura di secondo periodo con la terza tripla di Aukstikalnis, giustamente considerato alla vigilia come uno dei pericoli principali fra le bocche da fuoco rosetane. Dellosto infila il canestro che vale il +18 (36-18) con i Bulls tramortiti dalla forza d’urto messa in campo dagli uomini di Gramenzi. Baldi e Renzi provano a tamponare la falla (38-27); il capitano è infuocato, realizza anche il cesto del 42-32. Pastore e Durante alimentano il tentativo di fuga: 55-36 a 2’ dal termine del primo tempo. Bomba da una parte (Renzi), bomba dall’altra (Aukstikalnis): anche il canovaccio del secondo tempo ripercorre quello del primo, con Roseto che legge un comodo +22 sul tabellone quando Tsetserukou schiaccia il 65-43. Due triple e un libero di Renzi riportano i Bulls a -16 (67-51), cui replica Pastore per il 72-51. Cinque punti di Gravaghi e un canestro di Ius valgono il -10 (76-66) in apertura di quarto periodo. Due liberi di Sacchetti e un canestro di Guaiana ripristinano il +14 (80-66). L’ennesima palla persa origina la tripla in transizione di Aukstikalnis (84-66). Rimonta impossibile, a quel punto non resta che attendere la sirena.

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