La storia. Il Boffalorello a caccia di canestri senza tempo
Per il terzo anno consecutivo la formazione di mister Marmonti prende parte al campionato UISP Over 45
"Se fai le cose con passione ti diverti, se ti diverti fai le cose con passione". Un aforisma che i 19 (attempati) cestiti del Boffalorello conoscono perfettamente, tanto da metterlo in pratica giornalmente. Per il terzo anno consecutivo, hanno deciso di prendere parte al campionato UISP Over 45, infischiandosene della data di nascita riportata sulla carta d’identità e di chi ritiene, mogli e compagne in primis, che il tempo di correre su un campo da basket non gli appartenga più. Tra mille impegni lavorativi e famigliari, questi 19 innamorati della pallacanestro tengono viva la loro passione con costanza e impegno: "Ci alleniamo anche due volte alla settimana e poi c’è la partita – spiega il 49enne coach Gianluca Marmonti – Ciò che ci spinge a continuare a giocare è la passione per questo sport che, alla fine, ci costringe ad alzarci dal divano e andare in palestra. Il gruppo è un aspetto fondamentale, così come il divertirsi insieme. Si dice che più si invecchia e più si diventa bambini. In effetti, è proprio così".
Dopo aver conquistato il gradino del podio due anni fa, il Boffalorello Over 45 vuole mettersi alle spalle i tanti infortuni che hanno condizionato il rendimento della squadra nella scorsa stagione e provare a rivincere una medaglia: "Giochiamo per divertirci ma tutti noi vogliamo vincere – continua Marmonti – L’obiettivo minimo è il podio ma, ad essere sinceri, scendiamo in campo per vincere ogni partita che disputiamo". La prima giornata del campionato (girone Monza & Brianza, 11 squadre iscritte) è stata rincuorante per il Boffalorello che ha vinto, in trasferta, sul campo dell’ASD Il Quartiere Basket, squadra di Baranzate: "Andare a giocare in trasferta a orari impossibili, anche alle 22:00, è complicato per tanti di noi ma, se lo facciamo, è perché ci piace farlo. Ognuno cerca di incastrare i propri impegni per essere libero per la partita e, ovviamente, anche per il dopo partita in qualche bar della zona", le parole del 49enne Manuel Calloni, tuttofare amministrativo e giocatore del Boffalorello.
Dal veterano Ivano Chiodini (classe 1968) al giovanissimo Massimo Matrone (1985, fuoriquota), ogni giocatore del Boffalorello si impegna al massimo per portare il proprio contributo alla squadra. "L’impegno è sempre massimale. Ognuno deve fare i conti con i propri acciacchi, eppure non c’è nessuno che si risparmia. Personalmente vorrei essere in campo con loro ma il mio fisico non me lo permette. Allenare è decisamente più stancante ma qualcuno deve pur farlo, no?", la chiosa del coach del Boffalorello. Nel paese, la squadra dei “vecchietti appassionati di basket“, ha un notevole seguito. Correranno poco, avranno pure capelli bianchi ma non sanno proprio resistere al fascino di una palla da basket e della birretta in compagnia. La passione fa miracoli…
Fabrizio Ponciroli
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