La Unahotels batte Trieste e si tira su di morale

Dopo due partite deludenti, ieri a Jesolo i biancorossi hanno disputato una prestazione solida con Winston e Faye sugli scudi

di FRANCESCO PIOPPI
9 settembre 2024
Dopo due partite deludenti, ieri a Jesolo i biancorossi hanno disputato una prestazione solida con Winston e Faye sugli scudi

Dopo due partite deludenti, ieri a Jesolo i biancorossi hanno disputato una prestazione solida con Winston e Faye sugli scudi

TRIESTE

75

REGGIO EMILIA

89

TRIESTE: Ross 13, Deangeli 2, Valentine 7, Uthoff 12, Johnson 19; Obljubech, Crnobrnja, Ruzzier 4, Campogrande 15, Candussi 3, Brooks. N.e.: Brown. All. Christian.

UNAHOTELS: Winston 15, Barford 5, Vitali 8, Chillo 6, Faye 17; Gallo, Gombauld 9, Smith 10, Uglietti 7, Fainke, Suljanovic 2, Grant 10. N.e.: Cheatham. All. Priftis.

Arbitri: Cassina, Martellosio, Bellangeri

Note: 19-23, 32-51; 50-74.

Lampi di futuro. Non molto di più, ma quanto basta per risollevare un po’ il morale delle truppe dopo le prime due uscite deprimenti con Fortitudo Bologna e Treviso. Ieri contro Trieste, invece, i biancorossi hanno disputato una prestazione solida fino a quando c’è stata competizione vera (diciamo per 25 minuti…) dimostrando di avere un asse play-pivot (Winston + Faye) che sarà un po’ il centro nevralgico del nuovo attacco (32 punti in coppia) e l’anima dello show che vedremo al ‘PalaBigi’. Oltre a questo, i ragazzi di Priftis hanno fatto capire anche di saper difendere forte: sia sotto i tabelloni che sul perimetro. A patto che ci sia la voglia di restare concentrati, di collaborare e di andare un po’ oltre alle scorie che la preparazione lascia ovviamente nei muscoli. Il roster, ancora privo di un’arma tattica importante come Cheatham (ai box per il solito problema all’inguine), ieri ha iniziato a muoversi come una squadra che ha l’obiettivo di arrivare – passo dopo passo – ad essere un collettivo in grado di reggere il doppio confronto campionato e Champions League. Ogni pezzo del puzzle sembra essere stato studiato con attenzione da Coldebella e dallo staff per avere un ruolo con prerogative precise, ma è fisiologico che ci sia ancora bisogno di tempo per metterli tutti assieme. Gombauld ha ribadito di avere buone mani e di saper ribaltare bene il lato anche quando riceve in situazioni dinamiche. L’ex Sassari aprirà opportunità in cui diventeranno importanti, forse fondamentali, le percentuali al tiro da fuori di ali come Vitali e Grant che avranno spazio soprattutto negli angoli. Barford ha lanciato qualche sprazzo di talento sul parquet, ma avrà ancora bisogno di rodaggio, mentre il baby Gallo è sembrato molto acerbo per questo livello anche se le braccia lunghe e l’atletismo che porta in dote lo aiuteranno a migliorare il proprio impatto. Oltre questi flash è giusto non avventurarsi, perché alla neopromossa Trieste mancavano due giocatori ‘da quintetto base’ come la guardia Markel Brown (ex Napoli) e il ‘guastatore’ Justin Reyes (ex Varese). Per adesso però va bene così, qualche progresso si è certamente notato.

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