La Unahotels parte bene e poi si incarta. A Pistoia arriva la seconda sconfitta di fila

La squadra di Priftis inizia la ripresa dimenticandosi di difendere e subisce 23 punti nel 3° quarto. Gara interrotta 6 volte per problemi al timer

di FRANCESCO PIOPPI -
4 novembre 2024
La Unahotels parte bene e poi si incarta. A  Pistoia arriva  la seconda sconfitta di fila

Stephane Gombauld: gara con pochi acuti

PISTOIA

73

REGGIO EMILIA

70

ESTRA PISTOIA: Christon 13 (4/12, 1/2), Forrest 16 (1/5, 4/7), Rowan 8 (3/4, 0/5), Childs 6 (1/2, 1/1), Brajkovic 15 (7/13); Silin 7 (1/3), G. Della Rosa 3 (0/1, 1/2), Saccaggi (0/1 da 3), Anumba 5 (2/2). N.e.:Boglio, Cemmi. All.: T.Della Rosa.

UNAHOTELS: Winston 17 (4/9, 2/6), Barford 11 (4/8, 1/5), Grant 6 (0/1, 2/4), Cheatham 12 (3/7, 2/6), Faye 6 (3/7); Uglietti 2 (1/3, 0/1), Gombauld 7 (1/2), Smith 9 (1/3, 1/7), Vitali (0/1, 0/2), Chillo 1 (0/1 da 3). N.e.: Gallo, Fainke. All.: Priftis.

Arbitri: Borgioni, Nicolini, Patti

Parziali: 16-24, 31-40; 54-54

Note: T.l. Pis 9/17 Reg 12/15. Rimb.: Pis 47 (Brajkovic 10) Reg 39 (Cheatham 13). Ass.: Pis 16 (Christon 7) Reg 12 (Winston 5). Spettatori 4.061.

Se nel corso di una stagione si lasciano per strada delle partite così, allora ogni discorso tecnico, tattico e di classifica va poi a farsi benedire. Dopo un primo tempo condotto in maniera anche brillante (+13 al 13’) e dando sempre l’impressione di avere il controllo della situazione, Reggio riesce nell’impresa di incartarsi praticamente da sola e incassa la seconda sconfitta di fila in campionato. I biancorossi iniziano la ripresa dimenticandosi di difendere, subiscono 23 punti nel terzo quarto e rianimano una squadra tanto modesta quanto confusa dai problemi societari, ma che ha avuto il merito di crederci molto più degli avversari.

Pistoia - con i tiri da tre di Forrest e i muscoli di Brajkovic in area - ha trovato il modo di apparecchiare un finale punto a punto in cui la squadra di Priftis – prima con Winston e poi con Smith – ha tentato di risolvere i problemi con azioni individuali che non hanno portato a nulla di buono. Come doppia ciliegina sulla torta, i 5 falli fischiati in un amen a Faye (finito fuori nel momento clou) e l’infortunio alla caviglia sinistra di Vitali a 5’ dalla sirena, proprio quando ci sarebbe stato più bisogno di lui. Sul -3 a 20’’ dalla fine Smith ha sbagliato la tripla del pareggio e coronato una delle sue peggiori prestazioni in biancorosso, certificando come non fosse proprio una domenica fortunata. La classifica resta buona, ma alimenta rimpianti anche perché adesso la Pallacanestro Reggiana è decima e quindi sarebbe fuori dalle Final Eight. Un vero peccato, perché sarebbe bastato pochissimo per portare a casa due punti sacrosanti che in molti, qui da queste parti, raccoglieranno. Finita la disquisizione sulla gara, della stessa ha fatto parte anche il discorso cronometro e tempo effettivamente giocato: il match è stato interrotto sei volte per problemi al ‘timer’, con gli arbitri che ogni volta sono dovuti andare all’instant replay per correggere i secondi sul tabellone.

Reggio non ha perso per questo motivo, ma è certamente una situazione inaccettabile per il professionismo, al pari del parquet scivoloso del Bigi rilevato da tutta Italia dopo il match con Brescia. Ci si sforza tanto (almeno a parole…) di promuovere un prodotto e poi mancano i requisiti base per giocarlo.

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