La Virtus Civitanova a Senigallia: "Possiamo giocarcela"

La Virtus Civitanova affronta due scogli appuntiti: Senigallia e Attila Porto Recanati. La squadra di Gabrielli è pronta a dimostrare il suo valore, nonostante le avversarie siano di prima fascia. Nessun ritocco alla rosa: l'ultimo innesto è stato Micalich.

14 ottobre 2023

La rocambolesca sconfitta di Pesaro, sul campo del Bramante, avrà lasciato scorie in casa-Virtus? Lo sapremo subito, incombendo due scogli particolarmente appuntiti. Già prima che iniziasse il campionato le partite col Senigallia di domani (in casa) e con l’Attila Porto Recanati di sabato 21 (in trasferta) erano state cerchiate con l’inchiostro rosso per il valore delle avversarie, entrambe di prima fascia. Domani, col Senigallia, palla a due alle 18 al PalaRisorgimento. Pari punti (2) in classifica dopo due giornate. La squadra di Gabrielli è inciampata al debutto con lo stesso Bramante, in casa, ma sabato scorso ha ripulito immediatamente la sua immagine espugnando Porto Recanati. Lì gioca Landoni, uno dei protagonisti della galoppata virtussina della passata stagione. Non è ancora al top ma sarà bene marcarlo stretto. Nel complesso il roster è molto profondo con i neoacquisti Brigato e Sanna che, poco efficaci col Bramante, a Porto Recanati si sono riscattati alla grande. Giova ricordare che il Senigallia è già da tempo una bestia nera per Civitanova. Negli ultimi anni la Virtus l’ha battuto una sola volta (accadde in trasferta) nell’annata dei fratelli Amoroso. "Mi dispiace, e sono anche un po’ arrabbiato – ci ha dichiarato il presidente Nicola Moretti – per il modo in cui s’è perso a Pesaro. Ma, a parte questa delusione, debbo dire che siamo in linea con gli obiettivi. La squadra è ben affiatata e sta dimostrando il suo valore. Certo, ora dobbiamo affrontare due squadre superiori a noi, sulla carta. Ma penso che ce la possiamo giocare pure con loro. Se ci sono le condizioni per un ritocchino alla rosa strada facendo? Lo escludo: né ora né a gennaio. Quello di Micalich è stato l’ultimo innesto. Abbiamo calato lì il nostro jolly e non ce ne saranno altri da smazzare".

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