Le pagelle. Harper canta e porta la croce, poi si perde

Gaspardo completamente senza mira: che gli succede? Si salvano solo Tavernelli e Pollone

di Redazione Sport
3 novembre 2024
Harper canta e porta la croce, poi si perde

Luca Pollone è stato come al solito un fattore in difesa, ma non è bastato

Parravicini 5. Il bottino offensivo sarebbe da sufficienza: secondo in doppia cifra fra i padroni di casa. Poi nel finale sbaglia malamente un tiro che si era ben costruito a 28’’ dalla fine sul 66-67 e un libero sul 66-69 a 22’’.

Cinciarini 5. Il capitano recupera dopo il problema di Rimini, non molla, ma si vede che non è ancora lui. Tira male e fatica sia in attacco, sia in difesa.

Tavernelli 6. Una delle sue migliori partite in maglia forlivese. Difende bene, segna una tripla, un canestro molto importante in un periodo di carestia offensiva forlivese sul 60-64 a 3’39’’ e chiude con 9 rimbalzi e il miglior plus-minus romagnolo. Poi però sul 64-67 colleziona un imprevisto 0/2 ai liberi a 1’46’’.

Gaspardo 4. In attacco vive una giornata pessima con tiri sbagliati e di molto. Segna il canestro del 6-5 nel primo quarto, un libero nel secondo quarto e uno nel terzo. Da tre non la mette mai e alla fine si demoralizza. Serataccia. Cosa gli sta succedendo?

Pascolo 5,5. I tentacoli del lunghissimo Buca spaventano anche lui. Tocca tanti palloni, difende, cattura 9 rimbalzi, ma in attacco ha solo un guizzo.

Magro 5. Segna solo su tiro libero e sbaglia due canestri da sotto insbagliabili.

Del Chiaro 5. Lotta, difende, sbuffa, ma continua nel suo ‘periodo no’ in attacco con il suo tiro dalla media che non entra quasi mai. Deve ritrovare fiducia e punti. E magari anche qualcuno che gli passi la palla in area quando è libero e contro Livorno non è successo mai.

Pollone 6. Per lui 9 rimbalzi, 3 assist, una difesa encomiabile su Banks, una stoppata data su un contropiede: è il migliore nella valutazione con 16, ma ha anche poca convinzione in attacco e soprattutto si macchia dell’assurda palla persa a 58’’ sul 66-67.

Harper 5. Da tre su 8 tentativi segna solo quello sul 41-44. Per il resto è carestia e l’Unieuro ne risente in modo evidente. Canta e porta la croce, attacca con generosità il ferro e l’attacco biancorosso è lui. Poi negli ultimi 2’56’’ incappa in tre sanguinosi liberi sbagliati (prima l’aggiuntivo, poi due) per un inguardabile totale di 1/6, infine la palla persa sull’azione finale decisiva. Chiude con 6 rimbalzi, 3 perse e 2 assist.

Stefano Benzoni

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