Lo strano caso di Grande e Simioni. Senza di loro Rbr non può decollare
Ai due italiani lo spazio non manca, ma il rendimento e la continuità non sono quelle attese in estate
Nella Rinascita di fine 2023, quella che nei fatti affronterà anche questo inizio di 2024, è l’asse play-centro che va analizzata nel dettaglio in vista del redde rationem di Cento. Non sono i classici numero 1 e numero 5 del basket che fu, Grande e Simioni, ma prototipi di giocatori moderni che restano cruciali per le sorti della squadra. I due Alessandro sono il terzo e il quarto per minutaggio in questa stagione (28.5 e 25.6) dietro a Marks e Johnson, e sono anche quelli che hanno i margini di miglioramento più evidenti. Va chiarito, non è stata una buona stagione fin qui per loro. Ma non per il modo di interpretare tecnicamente il gioco, che resta quello di un play da punti e ritmo per quanto riguarda Grande e un lungo tecnico a cui piace aprirsi sul perimetro per Simioni. È il tipo di rendimento e di efficacia che va migliorato.
Curioso il caso di Grande, che complessivamente viaggia a 8.8 punti e 2.6 assist con il 37% da due e il 33% da tre. Percentuali insufficienti, ma è un altro il dato da osservare attentamente. Quando il giocatore mette a referto 4 o più assist, la sua media punti crolla a 2.7; quando invece ne distribuisce 3 o meno ecco che sale a 10.6. Quasi a mettere nero su bianco che un Grande più ragionatore per forza di cose priva la squadra delle sue doti da funambolo, mentre un Grande tra le prime opzioni dell’attacco non è quello che può mettere a referto un numero considerevole di assist. È su questo confine che viaggia una possibile via di crescita di Rbr, così come su un maggior rendimento di Simioni. Per l’ex Ravenna fin qui 7.4 punti e 6 rimbalzi col 43% da due e il 30% da tre. Sorprendente, soprattutto per quanto si era visto in preseason, dove spesso era stato il primo terminale dell’attacco e aveva viaggiato in abbondante doppia cifra di media. Deve ritrovare efficacia e fiducia al tiro, il lungo veneto. Un suo contributo maggiore in attacco contribuirebbe tanto a diversificare le opzioni anche nei momenti caldi della partita. Il tutto, in ogni caso, in un contesto in cui Rbr sta procedendo a mille in attacco, se togliamo il secondo tempo del derby.
I biancorossi viaggiano domenica verso Cento e le variabili in classifica sono abbastanza chiare. Con una vittoria si raggiungerebbero gli avversari diretti a quota 12, centrando anche un +6 si metterebbe a posto pure la differenza canestri (all’andata finì 77-82). A quel punto mancherebbero solo quattro gare alla fine del ritorno e davanti a Rbr si aprirebbe uno scenario da possibile 2 su 4 con Nardò e Cividale in casa, Trieste fuori e ancora Udine al Flaminio. Varrebbe a dire 16 punti, il che non garantirebbe l’ottavo posto prima della successiva fase a orologio ma ci andrebbe vicino. Per i playoff sarebbe ancora lunga, ma con un ko a Cento, il -4 dall’ottavo posto e lo 0-2 nello scontro diretto, la scalata diventerebbe ripidissima.
Loriano Zannoni
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