L’onda dei bambini travolge gli azzurri
Grande entusiasmo ieri all’allenamento della Nazionale, tra applausi e il rimprovero bonario di Pozzecco: "Riuscite a fare un po’ di silenzio?"
Una mattinata di San Prospero a forti tinte azzurre. Per omaggiare al meglio il ritorno della Nazionale nella nostra città (mancava da 24 anni), la Fip reggiana ha organizzato una bellissima iniziativa, coinvolgendo tanti mini-cestisti in erba nella "Camminata dell’Italbasket", dedicata a tutti i bambini e bambine nati dal 2013 al 2019, per far sentire il sostegno agli azzurri. I circa trecento bambini presenti hanno portato da casa una palla da basket poi, partendo da Piazza del Monte alle 11.30, palleggiando lungo la Via Emilia, dopo aver attraversato Piazza Gioberti e via Guasco (tra gli occhi sorpresi della gente che andava per negozi), i baby supporters sono entrati al PalaBigi per assistere alla seconda parte della seduta di allenamento dell’Italbasket. Un esercito tanto entusiasta quanto rumoroso a tal punto che coach Pozzecco e Gigi Datome, ex capitano azzurro ora capo-delegazione della Nazionale, hanno interrotto per un attimo la seduta per regolare i troppi decibel del pubblico. In particolare, il ’Poz’ ha richiamato i genitori dei bimbi, "colpevoli" di essere più rumorosi dei figli, soprattutto nei momenti di break dalle azioni di gioco, dove il coaching staff spiegava le dovute correzioni agli azzurri.
Finita la richiesta è poi partito un caloroso applauso con cui è ripresa la sessione di allenamento e "sancita la pace" con il pubblico che si è voluto così scusare per il rumore e trasmettere il proprio affetto agli azzurri.
Un affetto ripagato alla grandissima: al termine delle due ore di allenamento, infatti, è esploso il calore verso i giocatori che hanno accolto sul parquet i ragazzi diversamente abili della squadra di basket della Gast Onlus per poi dedicarsi totalmente a grandi e piccini che hanno assiepato i seggiolini del palasport.
A questo punto sono rispuntate fuori i tanti palloni da basket, che sono state autografate dagli azzurri. Ovviamente anche il cellulare era d’ordinanza: i selfie sono iniziati a raffica e sono andati avanti per diverso tempo, per la gioia di grandi e piccini.
Cesare Corbelli
Continua a leggere tutte le notizie di sport su