Masciadri si getta l’infortunio alle spalle: "Ora sto bene e questa Rbr è molto forte"
Il veterano della Rinascita è rientrato dopo il problema alla pianta del piede che lo ha costretto ai box per quattro mesi "Le sensazioni sono buone in queste prime uscite. La squadra ha mantenuto uno zoccolo di sei giocatori: siamo avvantaggiati".
di Loriano Zannoni
C’è la freschezza del nuovo Stefano Masciadri, nella Rinascita che si prepara alla stagione alle porte. Il lungo, infortunatosi alla pianta del piede nella scorsa fase a orologio a Torino, ha lavorato l’intera estate per recuperare la piena forma e si è presentato allo start della preparazione tirato a lucido. Nei test amichevoli è stato uno dei più brillanti. "Devo dire che sono molto contento – spiega Masciadri –. La riabilitazione è andata bene, ma il vero feedback ce l’hai quando fai sul serio sul campo. Nei primi dieci giorni di preparazione eravamo d’accordo che non avrei fatto tutto e che avremmo cominciato gradualmente, ma le sensazioni erano già molto buone. Dopo quattro mesi, la voglia di ricominciare è tanta, è innegabile. Ai primi allenamenti ero un po’ disorientato, ma è durato un attimo. Lo stesso coach mi ha detto ‘Sembra che non hai avuto nulla’".
Pronto per giocare e per testare assieme ai compagni i meccanismi della nuova RivieraBanca. "Noi abbiamo uno zoccolo duro di sei giocatori presenti anche la scorsa stagione, ma gli scrimmage e le amichevoli sono molto utili per l’inserimento dei nuovi e per trovare il ritmo partita. Robinson? Il suo è stato un arrivo importante, non c’è dubbio. Adesso lo avremo anche con noi in allenamento, ma sappiamo già tutti cosa vuol dire avere Gerald in squadra. Lui si è dimostrato subito disponibile e, in panchina a Modena, chiedeva, faceva domande e mostrava tutto il suo interesse. Ha fatto vedere che ci tiene e ora partiamo tutti assieme".
Sarà un reparto lunghi diverso, quello della nuova Rinascita. Soprattutto per l’arrivo di Gora Camara, che con Masciadri, Johnson e Simioni formerà un reparto con tante opzioni. "È un gran bel punto di riferimento là in mezzo – ammette Masciadri –. Quando lui è in campo l’area è molto più piena e gli spazi per gli esterni si aprono. Noi dobbiamo cercare di non rompergli le scatole nella sua zona, come è giusto che sia. Siamo polivalenti e completi, tanto che in assenza di Bedetti e Anumba ho giocato anche da 3. Possiamo avere molte armi".
Al via della stagione mancano meno di due settimane e l’entusiasmo sale. "Campionato di altissimo livello e noi dobbiamo farci trovare pronti. Non possiamo permetterci di partire a handicap. Il nostro tallone d’Achille spesso è stato l’inizio di partita e anche nell’ultimo weekend a Modena è accaduto questo: partenze così così e poi magari reazione nella prosecuzione. Con Cremona è andata male, ci hanno colto di sorpresa e abbiamo perso. Con Cento abbiamo recuperato e vinto, imponendo alla distanza il nostro ritmo. Sarà una stagione ad alto ritmo, con tanti infrasettimanali. La chiave? C’è meno tempo per allenarsi ed è fondamentale ricaricare bene le pile e prestare tanta attenzione ai particolari".
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