Missione nel fortino PalaCarnera. Serve l’impresa: è ancora inviolato

Forlì ritrova tanti avversari degli scorsi playoff: da Ikangi (ex Chiusi) a Caroti e Alibegovic (Cremona)

28 gennaio 2024
Missione nel fortino PalaCarnera. Serve l’impresa: è ancora inviolato

Missione nel fortino PalaCarnera. Serve l’impresa: è ancora inviolato

Dopo i due successi casalinghi contro Verona e Chiusi, non sarà per nulla semplice per Cinciarini e compagni affrontare una delle big del girone. Agguantare una vittoria, significherebbe disinnescare i tentativi di aggancio di Udine e ipotecare il secondo posto in classifica. Una cosa è certa: le sei vittorie consecutive contro i friulani (5-0 nella scorsa stagione, 3-0 la semifinale playoff) sono un piacevole ricordo che non conta più nulla.

Per comprendere la difficoltà della sfida che attende l’Unieuro, però, basta analizzare qualche numero: in questa stagione, la truppa allenata da coach Adriano Vertemati non ha mai perso tra le mura amiche del PalaCarnera; inoltre, Udine può contare sulla miglior difesa del campionato (appena 69 punti subiti a partita), capace di concedere le peggiori percentuali al tiro alle avversarie, sia da due (47%) che da tre (29%), e la peggiore valutazione media (72). Insomma, giocare contro l’Apu è compito tutt’altro che semplice, considerando che poi, nella metà campo d’attacco, vanta il secondo miglior attacco (80 punti di media) e le migliori percentuali dall’arco (38%) di tutto il girone Rosso.

Guardando al roster, si può facilmente capire il perché: ben quattro sono i giocatori che viaggiano in doppia cifra di media, in otto oltre i 6 punti a gara. Il pacchetto esterni è più solido che scintillante: Monaldi e Caroti sono due giocatori importanti che si alternano in cabina di regia, garantendo grande pericolosità perimetrale (rispettivamente 45% e 39% da 3 punti) e capacità di coinvolgere i compagni (6 assist a gara per la coppia). Accanto a loro opera Jason Clark, americano da quasi 14 punti a gara, non un solista capace di fornire impatto anche nella metà campo difensiva. E come dimenticare Mirza Alibegovic, giocatore di riferimento nello scacchiere friulano, primo per minutaggio (28 di media) e go to guy nelle fase calde del match: sua è stata la fondamentale tripla del 77-78 che ha deciso l’ultima partita giocata sul campo di Orzinuovi. Lui e Caroti sono reduci dalla promozione ottenuta la scorsa stagione con la maglia di Cremona, proprio contro l’Unieuro.

Anche sotto le plance non mancano le alternative: Raphael Gaspardo, con la sua bidimensionalità, è il giocatore che fattura di più (oltre 10 a partita), ma anche Matteo Da Ros (che in estate fu considerato un obiettivo di Forlì) porta alla causa punti e versatilità tecnica, che si assomma alla solida presenza interna dell’argentino Marcos Delia, il secondo straniero della squadra. Inoltre, c’è il muscolare Iris Ikangi: nella scorsa stagione Forlì se lo trovò contro con la maglia di Chiusi ai playoff, quando ebbe compiti difensivi perfino su Cinciarini.

In attesa del recupero dell’ex forlivese Quirino De Laurentiis, arrivato in corsa da Scafati, e del giovane Gianmarco Arletti (out per un problema al polso), Udine può contare su un roster di primissima fascia, in linea con le ambizioni manifestate e portate avanti da anni dal presidente Pedone. A proposito di ex: è una partita speciale per Davide Pascolo e Giacomo Zilli, friulani che hanno vestito la maglia bianconera. E partendo dal +3 (87-84) dell’andata, Forlì dovrà provare a conquistare un successo tanto difficile quanto importante in vista del prosieguo della stagione.

Valerio Rustignoli

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