OraSì, occhio a Chieti: "Servirà solidità mentale"
Arriva oggi alle 18 al PalaCosta la formazione abruzzese, tra le sorprese di questo campionato. Coach Gabrielli: "Il loro è un gruppo che non molla mai".
Riconquistare il PalaCosta. Galvanizzata dalla vittoria in casa di Latina, l’OraSì, che ritrova capitan Dron ripresosi dall’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori due gare, si presenta davanti ai suoi tifosi per ritrovare il successo interno che manca dal 27 ottobre (dopo la vittoria con Caserta i ko con Rieti e Virtus Roma) ospitando alle 18 il Chieti Basket, la rivelazione del campionato. I teatini sembravano essere tra i maggiori candidati alle ultime posizioni e invece l’esperienza di coach Lardo ha permesso alla squadra di occupare addirittura il quarto posto insieme a Montecatini. Il fulcro del gioco è il playmaker Bechi, ottimo assistman che viaggia a 17 punti di media, e un grande apporto lo danno anche l’alapivot belga Van Ounsem, che a 14.8 punti segnati abbina 8.4 rimbalzi, e la coppia Hadzic-Vittori, entrambi in costante doppia cifra. È però il gruppo la vera forza degli abruzzesi, bravi a muoversi in campo con meccanismi perfetti di gioco. "Chieti è senza dubbio la sorpresa di questa prima parte di stagione – spiega coach Andrea Gabrielli – e la sua ottima classifica è dovuta all’organizzazione di gioco e alla tattica difensiva, perché cambia molto spesso difese alternando quella a uomo alla difesa a zona e in questo modo manda in confusione gli avversari. Dovremo essere solidi mentalmente per leggere molto bene ogni situazione e anche tatticamente per restare in partita. È un gruppo che non molla mai e quindi occorre davvero un’ottima prestazione di squadra".
Sono tanti i punti di forza di Chieti anche se Gabrielli individua il maggior pericolo. "Dovremo stare molto attenti a Bechi, cresciuto moltissimo rispetto allo scorso anno anche dal lato offensivo, perché ha un arresto e tiro micidiale. Gioca 35 minuti di media ed è bravo a dosare le energie alternandosi nelle vesti di realizzatore e di regista. Poi ci sono Van Oundem, che oltre a segnare e a catturare rimbalzi mette anche in ritmo compagni, e tanti giovani".
Luca Del Favero
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