OraSì "Squadra capace di parziali incredibili"

L’ex allenatore di Ravenna, Cesare Ciocca, siede sulla panchina di Mestre, che domani affronta i giallorossi: "Nikolic è fondamentale"

9 febbraio 2024
OraSì "Squadra capace di parziali incredibili"

OraSì "Squadra capace di parziali incredibili"

Ben 45 giorni lontano dal campo, alle prese con gravi problemi di salute, causati da una polmonite bilaterale che l’ha messo in pericolo di vita: chi conosce Cesare Ciocca sa quanto gli dev’essere costato questo tempo lontano dal parquet e dai suoi ragazzi, lui che è un vero e proprio stakanovista da dodici ore in palestra al giorno. "Finalmente ora sto bene – commenta l’ex coach giallorosso - il pneumologo mi ha detto che la mia resistenza fisica e mentale adesso è ai minimi ed in questo, che è il momento più critico della stagione, io faccio fatica perché per compensare l’assenza dovrei lavorare di più di quello che posso ma al contempo è stato un segnale forte del mio corpo, significa che non posso più tenere il ritmo che tengo da 25 anni, devo delegare di più ed essere meno maniacale su alcuni aspetti altrimenti sarò costretto a smettere di allenare". La Gemini Mestre è appaiata all’OraSì in classifica a quota 20 punti, nonostante una serie di problemi pazzeschi. "La squadra, nonostante quello che c’è successo, è riuscita a tenere la barra dritta: nonostante io sia mancato per 45 giorni, con un giocatore straniero da inserire, una serie infinita di problemi fisici (Caversazio è da un girone alla prese con vari infortuni ndr), siamo riusciti a vincere quattro delle ultime sette, considerando anche che nelle ultime quattro abbiamo affrontato tre delle prime quattro in classifica. Negli ultimi 15 giorni la squadra ha ripreso ad allenarsi in maniera abbastanza compiuta, stiamo inserendo Aromando che si è scavigliato alla seconda uscita, alla fine aspettiamo di tornare al completo. Mancano 12 giornate e la classifica è cortissima sia in ottica playoff ma anche playout, il campionato si sta dimostrando di un livello che nessuno poteva pensare così alto; è dura ma abbiamo reagito, sappiamo che dobbiamo fare un extra sforzo in primis per allontanare la zona playout e poi per tentare di agganciare i playoff: ci mancano 12 finali e dobbiamo cominciare a vincere, a partire da domani". Della Gemini Mestre colpisce il rendimento diametralmente opposto tra casa e trasferta: i veneti vantano infatti un ottimo 9-1 casalingo ma un pessimo 1-11 casalingo. Ciocca ha una spiegazione per questo. "Fuori casa – commenta il coach originario di Treviglio – abbiamo fatto alcune pessime gare mentre altre volte abbiamo fatto belle gare perse per un non nulla o per disattenzioni o sul filo di lana e col tempo è subentrato anche l’aspetto psicologico. In casa, tranne la partita sciagurata con Andrea Costa Imola, abbiamo sempre fatto bene. Dobbiamo reagire e levarci questa scimmia, aspetto mentale incide profondamente". Anche il roster della Gemini è cambiato rispetto al match d’andata, con Smailagic e Aromando in più al posto di Bugatti e Morgillo.

"Smailagic rispetto a Bugatti è un tre puro tiratore, più specialista, anche lui ha avuto vicissitudini personali e problemi fisici che l’hanno limitato, finalmente da una settimana riesce ad allenarsi con continuità, il suo rendimento è stato ondivago per questi motivi Aromando invece l’abbiamo preso per aver un giocatore più dinamico, più veloce in transizione e più capace di giocare uno contro uno rispetto a Morgillo, anche lui ha avuto subito un problema alla caviglia ma sta stringendo i denti. È un giocatore di riferimento ed importante per la categoria, Simone è un rimbalzista capace di giocare anche in isolamento". Infine, un pensiero sul match di domani con l’OraSì. "Ravenna è una squadra capace di parziali incredibili sia in positivo che in negativo, capace di vincere anche in trasferta su campi difficili, fatta di giovani molto interessanti e che può contare nuovamente sulla sua chioccia Nikolic che è rientrato dopo la squalifica che, guarda caso, è costata tre sconfitte. Dovremo essere bravi ad imporre il nostro ritmo e non farli esaltare e mantenere il sangue freddo qualora la gara corresse sul filo dell’equilibrio".

Riccardo Sabadini

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