OraSì votata all’attacco. Imola la spunta di misura

Gli ospiti, alla terza amichevole estiva, fanno sentire il peso sotto canestro. Dron e Gay, 14 punti a testa, i migliori realizzatori tra i ravennati.

1 settembre 2024
OraSì votata all’attacco. Imola la spunta di misura

De Gregori in penetrazione (Zani)

OraSì Ravenna

76

Virtus Imola

80

Ora Sì Ravenna: Dron 14, Casoni 3, Brigato 8, Ferrari 4, Crespi 10; Gay 14, Munari 7, De Gregori 6, Tyrtyshnik 9, Allegri; ne Branchi. All. Gabrielli

Virtus Imola: Masciarelli 12, Magagnoli 8, Ricci 5, Morina 6, Kadjividi 14; Vaulet 18, Valentini 3, Santandrea, Anaekwe 11, Ambrosin 3, Vannini. All. Galetti

Note – parziali 18-15, 14-18, 26-23, 18-24. Tiri liberi realizzati: OraSì 31 su 35, Virtus 26 su 33. Spettatori, un centinaio fra cui una ventina ospite.

Giallorossi a trazione posteriore, questa la prima impressione per la formazione di coach Gabrielli, che non l’ha mandata a dire ai suoi quando sono incappati in errori ‘concettuali’. Ieri pomeriggio in un PalaCosta ‘sauna’ i padroni di casa hanno ceduto formalmente ad una Neupharma Virtus Imola che alla distanza ha fatto valere maggiore fisicità, un assetto stabilizzato ed una preparazione più avanzata (terza amichevole stagionale). Il primo quarto è andato in archivio alla ricerca dei collegamenti fra i reparti e con uno stillicidio di ‘passeggiate’ per i tiri liberi (14 su 16 per i giallorossi ovvero due canestri su azione) e con i singoli alla ricerca della conclusione personale senza tanta fortuna e precisione.

Il clima – già caldo di suo – s’arroventa nel secondo parziale quando i virtussini trovano praticità e incisività mettendo sottopressione una difesa casalinga all’acqua di rose. Anche se Dron e Gay provano a intessere manovre rapide ma poco fruttifere perché sotto canestro le ‘torri’ imolesi vincono i duelli con i dirimpettai giallorossi (Crespi e De Gregori). Si va così a metà scrimmage sul 32-33. L’aria cambia alla ripresa del gioco: finalmente entrano le triple (6 in altrettanti minuti sul 52-46). A sua volta la Virtus Imola con l’argentino Vaulet, particolarmente ispirato, basandosi anche sulla straripante fisicita di Kadjividi e

sulla caparbietà di Masciarelli, resta sempre in partita, che diventa dai caratteri gialloneri nel parziale conclusivo.

Umberto Suprani

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