PalaDozza vietato ai tifosi, Forlì non ci sta. Nicosanti: "Danno a chi ama questo sport"

Il presidente biancorosso ha commentato la decisione, ufficializzata ieri: in trasferta a Bologna solo chi non vive in provincia di Forlì-Cesena

5 ottobre 2023
PalaDozza vietato ai tifosi, Forlì non ci sta. Nicosanti: "Danno a chi ama questo sport"

PalaDozza vietato ai tifosi, Forlì non ci sta. Nicosanti: "Danno a chi ama questo sport"

Il derby contro la Fortitudo Bologna non potrà mai essere una sfida ‘normale’ a livello di presenza di pubblico sulle tribune del palasport e pure quest’anno non sarà da meno. L’attesa doccia gelata, per la Pallacanestro 2.015 e i suoi sostenitori, è arrivata nella tarda mattinata di ieri. La trasferta del PalaDozza di mercoledì è vietata ai residenti nella provincia di Forlì-Cesena, che non potranno dunque accedere all’impianto di piazza Azzarita. Lo ha comunicato il club di viale Corridoni, ‘seguendo’ quanto già anticipato dal club felsineo. La decisione è stata presa dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) per motivi di ordine pubblico. Naturalmente potranno assistere al match tutti i tifosi forlivesi non residenti nella nostra provincia: agli altri resterà la diretta sui RaiSport.

Una decisione pesante, il cui significato va ben oltre i confini della sfida tra Effe e Forlì. Lo evidenzia a ragione il numero uno di viale Corridoni, Giancarlo Nicosanti, in una nota del club: "Apprendiamo con stupore il divieto per i nostri tifosi di poter partecipare alla trasferta di Bologna – sono le sue parole –. Lo rispettiamo come abitualmente rispettiamo le decisioni delle autorità, ma riteniamo che questo rappresenti una sconfitta per il mondo della pallacanestro. Speriamo che tale decisione possa rimanere una eccezione e non diventi una regola. Oltre al danno economico che questi divieti portano alla società, esiste un danno per tutte le persone che amano la Pallacanestro".

La decisione del Casms, inoltre, supera anche i confini sportivi arrivando a lambire la politica cittadina. Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì in consiglio comunale, ha espresso tutta la propria contrarietà: "Troviamo questa disposizione fortemente discriminatoria per la comunità romagnola e per il club, che non potrà contare sul supporto dei propri sostenitori. Già in passato il Casms aveva disposto limitazioni alla tifoseria forlivese. È una decisione incomprensibile: lo scorso anno gli ospiti poterono accedere senza limitazioni all’Unieuro Arena. Presenteremo sul punto un ‘question time’".

Come se non bastasse tutto ciò, la Pallacanestro 2.015 si è poi vista comminare un’ammenda di 750 euro da parte del Giudice sportivo Fip. La ragione della sanzione risiede in un "coro atto a disturbare l’esecuzione dell’inno nazionale". Prima della palla a due della gara di domenica a Cento, mentre suonava l’Inno di Mameli, i tifosi biancorossi intonavano il più classico dei ‘Romagna Mia’ a salutare l’inizio della nuova stagione in casa dei rivali emiliani. In questo caso, insomma, l’ammenda era attesa.

Simone Casadei

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