Partenza da incubo: Trento domina al ’Bigi’. Male la difesa e gara strapersa ai rimbalzi

I biancorossi arrivano solo una volta a -1 (23-24 a inizio del secondo quarto), poi annaspano per tutta la partita

di FRANCESCO PIOPPI -
29 settembre 2024
Partenza da incubo: Trento domina al ’Bigi’. Male la difesa e gara strapersa ai rimbalzi

Duello aereo tra Sasha Grant e Jordan Bayehe

REGGIO EMILIA

76

TRENTO

92

UNAHOTELS: Winston 6 (0/5, 2/3), Barford 19 (7/8, 1/7), Vitali, Cheatham 8 (1/3, 2/7), Faye 11 (5/5); Uglietti 3 (1/4,), Grant 2 (1/1), Gombauld 14 (6/12), Smith 13 (5/8, 1/6). N.e.: Fainke, Gallo. All.: Priftis.

DOLOMITI ENERGIA: Ellis 7 (2/3, 0/3), Cale 4 (2/5, 0/1), Niang 13 (1/2, 3/5), Lamb 21 (3/3, 3/7), Mawugbe 10 (3/5); Ford 17 (1/3, 4/8), Pecchia 4 (2/2), Forray 2 (1/1, 0/1), Bayehe 6 (2/3), Zukauskas 10 (3/4 da 3). All.: Galbiati.

Arbitri: Bartoli, Perciavalle, Lucotti

Parziali: 16-24, 39-46; 61-71

Note T.l.: Reg 6/8 Tre 22/32. Rimb.: Reg 27 (Gombauld 7) Tre 43 (Mawugbe 11). Ass.: Reg 23 (Smith 9) Tre 21 (Ford 5). Spettatori: 3564.

Se non fosse ancora settembre, ci sarebbe da preoccuparsi. La Pallacanestro Reggiana inizia nel peggiore dei modi la tredicesima stagione consecutiva in Serie A e conferma tutte le incertezze già affiorate in precampionato. Trento, in pratica, piazza un break iniziale di 17-2 che ammutolisce il PalaBigi, poi – azione dopo azione – tiene sempre a distanza i biancorossi che arrivano una sola volta al -1 (23-24 all’inizio del secondo quarto) poi annaspano per il resto della gara. Tralasciando come alcuni uomini chiave siano ben lontani dalla forma migliore (Winston e Vitali, che si è pure infortunato, semplicemente irriconoscibili) l’impressione è che la coperta sia piuttosto corta, perché i quintetti difensivi che funzionano danno troppo poco in attacco, mentre quelli che ‘fanno canestro’ non reggono in retroguardia. Almeno per il momento, questa è la cruda realtà. Coach Priftis, infatti, ha provato un po’ tutte le soluzioni possibili e immaginabili, ma non ha mai trovato l’antidoto per un avversario che invece ha già riferimenti precisi e un paio di giocatori (Ford e Niang su tutti) che hanno abusato delle lacune biancorosse. Le statistiche non sempre raccontano tutto, ma se tiri appena 8 liberi e i tuoi avversari 32 (al netto di alcune fischiate di Perciavalle da censura…) significa che in difesa ti fai battere troppo spesso e sei costretto a fare fallo. L’altro dato allarmante riguarda la lotta a rimbalzo, anche quella strapersa 43-27 contro un team che aveva proprio lì uno dei ‘punti deboli’. Difesa e rimbalzi, molte volte, sono lo specchio della grinta che ci metti in campo e ieri, purtroppo, è mancata anche quella. Poche facce giuste (Smith e Uglietti tra i pochi con l’intensità necessaria), troppe amnesie (Faye aveva già 2 falli dopo 2 minuti…) e un ritmo compassato sono i connotati della sconfitta. È ancora presto per far scattare l’allarme, ma se si continua così, forse bisognerà rivedere qualcosa anche nell’assetto globale. Al momento, infatti, questa squadra è sbilanciata nel reparto lunghi e non ha un ‘tre’ che faccia la differenza. Tornare in campo martedì, per il debutto in Champions League, può aiutare a capire meglio ed eventualmente ad intervenire il prima possibile con gli aggiustamenti necessari. Work in progress, ma qualche riflessione va fatta.

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