Pascolo e Zilli all’esame di Gazzotti. Sotto canestro, l’Unieuro ritrova l’ex da rivale

I due lunghi biancorossi finiscono in fondo alle rotazioni. Concesso a Cividale il record di rimbalzi. E domani si va a Verona

di SIMONE CASADEI -
3 novembre 2023
Pascolo e Zilli all’esame di Gazzotti. Sotto canestro, l’Unieuro ritrova l’ex da rivale

Pascolo e Zilli all’esame di Gazzotti. Sotto canestro, l’Unieuro ritrova l’ex da rivale

Avere la meglio di Cividale, domenica scorsa, è stato tutt’altro che agevole per la Pallacanestro 2.015. Nella vittoria, maturata solo all’overtime, le maggiori criticità per i biancorossi si sono riscontrate sotto canestro. Non è la prima volta in questo girone Rosso, peraltro, che la sofferenza nel pitturato si rivela più forte del previsto.

Il semplice computo dei rimbalzi, del resto, la dice lunga. In 45’ di gioco, Forlì ha catturato 41 carambole, di cui appena 6 offensive. Un dato così basso, sotto al ferro avversario, si era registrato soltanto nel ko del PalaDozza contro la Fortitudo. Anche in quel caso, i lunghi avversari furono un rebus di difficile risoluzione. Cividale, al contrario, ha imperversato sotto le plance biancorosse: 51 i rimbalzi presi, addirittura ben 18 offensivi, di cui 6 del solo Gabriele Miani. Nelle sei precedenti uscite di campionato, i friulani non erano mai andati oltre i 41 rimbalzi nella singola partita (contro Chiusi, avversaria di medio-bassa classifica) e gli 11 offensivi.

Va detto che le statistiche complessive, contrariamente alle evidenze dell’ultima uscita, non condannano l’Unieuro. Al contrario, la pongono al top in categoria. Trieste è la squadra che cattura più rimbalzi dell’intera serie A2 (45 di media), seguita proprio dall’Unieuro con 40,2 ad allacciata di scarpe, grazie al contributo di diversi esterni. Zampini, per esempio, è a quota 4,7. Piuttosto, è il mancato apporto di Davide Pascolo e di Giacomo Zilli – dunque del pivot titolare di Antimo Martino – a costare caro quando il gioco si fa duro sotto le plance. In media, rispettivamente 3,7 e 3,9 carambole. Meno del play che parte dalla panchina ma finisce per giocare anche più di loro.

Le difficoltà dei due lunghi biancorossi balzano sempre di più all’occhio. Domenica hanno costruito numeri pressoché identici: 2 punti, 13 in avvicinamento e 3 rimbalzi per entrambi. Il minutaggio, poi, desta preoccupazione: 12’ di utilizzo per Zilli, 11’ per Pascolo. Emblematici, in tal senso, i 15’ giocati da Tassone. I due lunghi, sostanzialmente, ricoprivano il ruolo di nono e decimo uomo del roster. Proprio come avvenuto sette giorni prima contro Rimini, nei momenti più delicati della partita i due erano seduti in panchina e lo staff tecnico si è affidato all’arma tattica di Luca Pollone da ala forte. Mossa che, ancora una volta, ha pagato dividendi.

L’auspicio, naturalmente, è che Pascolo e Zilli possano presto mettersi sulla retta via e fornire il proprio contributo. Magari partendo già da domani sera, quando dovranno confrontarsi con l’ex forlivese Giulio Gazzotti, che lo scorso anno si rivelò un’arma fondamentale (anche a rimbalzo) nell’economia di squadra forlivese. Superato qualche acciacco fisico, Gazzotti si è ripreso alla grande e mercoledì, nella vittoria di Chiusi, ha disputato 27’ conquistando anche 8 rimbalzi. Una sfida nella sfida per i lunghi biancorossi.

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