Pascolo super, Forlì può sognare: "Mai mollato, ce la siamo meritata"

Contro Verona il pivot ha chiuso con 15 punti, 8 rimbalzi, 5 stoppate: "Noi ‘vecchi’ guidiamo i nuovi"

di STEFANO BENZONI -
8 ottobre 2024
Pascolo super, Forlì può sognare: "Mai mollato, ce la siamo meritata"

Contro Verona il pivot ha chiuso con 15 punti, 8 rimbalzi, 5 stoppate: "Noi ‘vecchi’ guidiamo i nuovi"

Il migliore in campo nella vittoria dell’Unieuro dopo due supplementari contro la Tezenis Verona è stato Davide ‘Dada’ Pascolo, 34 anni il 14 dicembre. L’ala ha chiuso con 15 punti, 8 rimbalzi, 5 stoppate (statistiche avare) e 3 assist in ben 33’ in campo. Curiosità: il 6 dicembre 2023 nella vittoria forlivese sul campo di Nardò dopo 50’ di gioco Dada chiuse con 22 punti e 8 rimbalzi in 32’ con 11/12 al tiro.

Pascolo, cos’ha pensato sulla partita ieri mattina appena sveglio?

"Che è stata dura portarla a casa, che ce la siamo sudata e conquistata ma che l’abbiamo vinta con merito perché siamo rimasti sempre uniti anche quando le cose sembravano non andare bene".

Quando siete venuti a conoscenza che Dawson non avrebbe giocato?

"A ridosso della partita".

Questo è stato uno stimolo in più a stare compatti o no?

"No, perché la nostra forza già dall’anno passato è sempre stata quella di andare in campo e non pensare a chi c’è o a chi manca. La nostra versatilità è una qualità importante, a parte il fatto che Dawson per noi è imprescindibile".

Lei ha disputato una partita notevole, non solo e non tanto per i numeri, quanto per la continuità, dal primo quarto al secondo supplementare.

"È un aspetto della mia prova che mi rende molto contento, ho dato sempre una mano, sia in attacco, sia in difesa".

E poi ci sono state le stoppate: 5, forse di più, e tutte importanti.

"Tutte no, comunque va bene lo stesso. Fin da quando ho cominciato a giocare sono sempre stato affascinato da questa giocata, mentre alcuni degli allenatori che ho avuto mi dicevano di cercare di prendere sfondamento e non di stoppare".

Che differenze trova fra le gare contro Cividale, Cento e Verona?

"In Friuli abbiamo sempre rincorso e non abbiamo quasi mai dato l’idea di poterla vincere o di riuscire a cambiare l’andamento. Invece contro Cento e Verona siamo stati presenti fin da subito, attivi su rimbalzi, palle vaganti e in difesa che, come dice il nostro allenatore, deve rappresentare il nostro marchio di fabbrica. Inoltre domenica abbiamo cercato fin da subito di controllare il ritmo e anche quando sembrava che avessimo perso o che l’avessimo buttata via, abbiamo continuato a tenere duro e a remare tutti dalla stessa parte".

Nella sua grande prova ha commesso solo un grande errore...

"Non è stato l’unico ma è stato il più grave. Quello sulla rimessa che ha portato al canestro da sotto del pareggio di Bartoli alla fine del primo supplementare. Ho sbagliato posizione e mi sono staccato troppo".

A che punto siete con la fase di conoscenza e inserimento dei nuovi?

"Stiamo facendo passi avanti. Così come quando sono arrivato i veterani mi hanno tramesso le chiavi del gioco e della mentalità, così quest’anno stiamo facendo noi ‘vecchi’ con i nuovi arrivati".

Che giudizio dà dei nuovi stranieri?

"Sono ragazzi di grandi qualità. Harper nel quarto periodo ha fatto la differenza e sono convinto che anche Dawson riuscirà a essere determinante per noi".

Ora vi aspetta una settimana di allenamenti senza turni infrasettimanali, mentre Brindisi, la prossima vostra avversaria, prima di domenica giocherà due partite: sarà un vantaggio per l’Unieuro?

"Non lo so. Da un lato è vero che giocare spesso ti fa entrare prima in ritmo, dall’altro domenica dovremo essere bravi noi a portare questo presunto vantaggio dalla nostra parte guidando il ritmo del gioco".

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